(Adnkronos) – Il nomignolo di “Sette Sorelle” rende perfettamente l’idea di questo arcipelago situato a 40 km al largo della Sicilia settentrionale; avvistandole dalla costa o in volo dall’alto anche nelle giornate di maggiore visibilità, le sette isolette sembrano somigliarsi tutte come terre gemelle. È il contatto ravvicinato all’approdo che consente di cogliere le peculiarità e le unicità di Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli, Vulcano: affioramenti di origine vulcanica che contano circa 64 km di sviluppo costiero. Nel 2000 le Eolie sono state proclamate patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, non soltanto per i due vulcani attivi Stromboli e Vulcano che rendono l’area rilevante dal punto di vista naturalistico, ma anche per l’importanza paesaggistica che si esprime anche con gli spettacolari tramonti, famosissimi i due momenti dell’anno – ad aprile fino i primi giorni di maggio e tra la fine di agosto e le prime due settimane di settembre – in cui il sole si tuffa nella bocca dello Stromboli. Isole di mare che hanno un’inclinazione agricola ed enoica storicamente legata alla necessità di autosufficienza, trasformata nel tempo in autentica vocazione vitivinicola che viene tutelata dal Consorzio della Malvasia delle Lipari e dalla IGT Salina, ricadenti in questo areale che da millenni è culla di una civiltà vinicola mediterranea. A bacca bianca è soprattutto la Malvasia ad essere il vitigno più coltivato, riconoscibile a colpo d’occhio grazie alla caratteristica foglia “prezzemolata”, ormai sempre più diffusa nella contemporanea tipologia secca; a bacca rossa è il Corinto Nero ad essere la varietà leader delle isole. La sostenibilità è un tema ricorrente per l’ecosistema Eolie: non è solo questione di risorse ma è un approccio culturale che si estende in modo trasversale a tutti i fruitori e visitatori delle isole. L’enoturismo è una delle attività che più avvicina il turista alla dimensione isolana fatta di ritmi leggeri, sostenibili appunto. Scopri tutti gli indirizzi per scoprire l’anima vitivinicola più profonda delle isole Eolie su Vendemmie.Adnkronos – Vendemmie
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- «Era il diavolo, ma la Gaza distrutta da Netanyahu e dal suo governo è un girone dell’inferno».