(Adnkronos) – Il prossimo 2 dicembre, presso l'ex-Aurum di Pescara, verranno presentati i risultati della “Summer School 2024” del Dipartimento di Architettura dell’Università “Gabriele d’Annunzio”, un workshop progettuale di 12 giorni full immersion che quest’anno è coinciso con i Blended Intensive Programme (Bip) e ha visto la partecipazione di 200 studenti provenienti da 15 Atenei di 12 Paesi europei. Oggetto dell’esercitazione progettuale è stato il Master Plan di ampliamento del Campus di Pescara, che interessa aree di proprietà pubblica che si affacciano su viale Pindaro. La giornata si articolerà in due momenti, ambedue aperti al pubblico: la sessione mattutina sarà dedicata alla presentazione istituzionale del Masterplan e all’inaugurazione della mostra, mentre il pomeriggio ci saranno i tavoli di co-progettazione con gli stakeholder per la raccolta di idee e proposte per continuare la metodologia di partecipazione e coinvolgimento dei portatori di interesse locali. I lavori saranno aperti dai saluti istituzionali del Rettore della “d’Annunzio”, Liborio Stuppia, del Prorettore con delega alla sede di Pescara, Tonio Di Battista, del Governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dell’onorevole Guerino Testa, del Sindaco di Pescara, Carlo Masci, dell’Assessore regionale Roberto Santangelo e della presidente dell’Adsu Chieti-Pescara, Isabella Gualtieri. Il contributo dei Dipartimenti Politecnici (Architettura e InGeo) della “d’Annunzio” al progetto di ampliamento del Campus di Pescara proseguirà con i Laboratori di Laurea, appena iniziati, che si concluderanno con le tesi della sessione estiva 2025 (aprile-luglio), quando saranno consegnati all’Ateneo i progetti sui singoli lotti funzionali che serviranno come materiale propedeutico per dare avvio alla fase attuativa. “L’esperienza – sottolinea il professor Paolo Fusero, Direttore del Dipartimento di Architettura della “d’Annunzio” – è unica nel suo genere nel panorama nazionale: l’Università che, avendo esigenza di ampliare le sue strutture, dà vita ad un processo partecipativo “dal basso” coinvolgendo docenti, studenti, esperti di settore, portatori di interesse, enti locali, etc. E’ un vero e proprio “laboratorio di progettazione partecipata” – aggiunge il professor Fusero – che vede protagonisti gli stessi fruitori del progetto. Si tratta – conclude il professo Fusero – di un’esperienza didattica, che però può dare un apporto fattivo non solo alla comunità accademica, ma a tutta la Città contribuendo a dar forma a quell’idea di Cittadella universitaria aperta alla Città che tutti da tempo si auspicano”. —universita/eventi-e-conferenzewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- Le ultime alluvioni confermano che il nostro Paese è un territorio estremamente fragile e che gli interventi infrastrutturali non possono più aspettare.