Le piattaforme proliferano, i prezzi e i limiti salgono: la nuova “tv” all’epoca del buffering
Nel mondo ci sono oltre 200 piattaforme streaming attive. Una cifra sempre crescente che corrisponde alla radicale rivoluzione nelle abitudini di fruizione da parte degli spettatori avvenuta negli ultimi 15 anni in ogni continente. La televisione multicanale, via cavo o satellitare, è infatti stata nettamente sconfitta dalle piattaforme che, in tempi molto rapidi, hanno conquistato milioni di utenti. A più di dieci anni dalla diffusione delle prime produzioni originali di alcune piattaforme streaming – per esempio la celebre House of Cards presentata da Netflix il 1° febbraio del 2013 –, tra i big del settore c’è una competizione sempre più forte.
Lo scorso aprile, per la prima volta dopo 15 anni, negli Stati Uniti c’è stato il sorpasso di Prime Video su Netflix, la società che Reed Hastings – considerato da molti il fondatore di questo mercato – inaugurò nel 1997. Secondo il report Measured interest in SVOD services on JustWatch in the United States, relativo ai primi tre mesi del 2023, Prime Video ha superato Netflix negli Stati Uniti, raggiungendo una quota di mercato del 21%, contro il 20% del suo competitor.