- (Adnkronos) – "Dobbiamo pensare a una governance nuovissima, sempre più globale e democratica, in cui la dimensione pubblica e quella privata trovino una riconfigurazione, che consenta di sfruttare il software piuttosto che le persone, in cui l’Intelligenza Artificiale possa migliorare la sanità e la mobilità, la formazione e la fruizione delle opere dell’ingegno. Dobbiamo puntare a questa prospettiva. L’alternativa potrebbe essere quella di rischiare di soccombere all’algocrazia". Lo dichiara all'Adnkronos/Labitalia il docente Ingegneria dell’Università