- (Adnkronos) – Definisce i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, boss sanguinari di Brancaccio condannati all'ergastolo per le stragi mafiose e altri delitti, "uomini di una pochezza e una piccolezza unica", persone "non vive nonostante la loro presenza fisica". Ma anche persone che non devono "restare dei fantasmi" perché "non sono mostri" ma uomini "che negano principalmente a loro stessi la possibilità di vivere e morire con dignità". Scandisce lentamente ma con fermezza queste parole