Ucraina distrugge centro di comando russo in Crimea

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(Adnkronos) – Le Forze armate ucraine hanno rivendicato la distruzione di un centro di comando russo in Crimea. "Aerodromo di Saki: tutti gli obiettivi colpiti", ha detto il capo dell'Aeronautica, Mykola Oleshchuk. Nella stessa struttura, ad agosto scorso, i missili ucraini avevano distrutto diversi aerei russi parcheggiati lì. E' stato un martellamento di colpi di mortaio quello subito ieri dalla regione di Kherson centrata da un missile e da 112 bombardamenti dei russi che hanno sparato 671 proiettili sparati da mortai, carri armati, droni e aerei. La notizia – riportata dall'agenzia Ukrinform – è stata fornita da Oleksandr Prokudin, capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, in un post su Telegram.  Secondo Prokudin, l'esercito russo ha preso di mira quartieri residenziali negli insediamenti della regione e un'impresa nel distretto di Kherson: i bombardamenti avrebbero provocato un morto e cinque feriti. Secondo lo Stato Maggiore delle forze di Kiev, nelle ultime 24 ore i russi hanno complessivamente lanciato 5 attacchi missilistici e 25 attacchi aerei, nonché 32 attacchi MLRS contro le posizioni delle truppe ucraine e le aree popolate. Nella giornata di ieri i militari ucraini avrebbero ucciso circa 800 soldati di Mosca, dato che porterebbe il totale dei morti russi a partire dall'invasione del 24 febbraio 2022 a quota 363.870. A fornire il dato – non verificato – è lo stato maggiore delle forze armate ucraine che riferisce anche di un totale di 6.018 carri armati distrutti (+7 nell'ultimo giorno), 11.158 veicoli corazzati da combattimento (+16), 8.617 sistemi di artiglieria (+13), 950 sistemi di razzi a lancio multiplo (+1), 633 sistemi di difesa aerea ( +2), 329 aerei, 324 elicotteri, 6.787 veicoli aerei senza pilota (+16), 1.786 missili da crociera, 23 navi da guerra/cutter, 1 sottomarino, 11.478 veicoli a motore (+15) e 1.317 unità di equipaggiamento speciale (+4). Volodymyr Zelensky torna a chiedere che i beni russi congelati all'estero, "che ammontano a circa 300 miliardi di dollari, siano utilizzati a sostegno dell’Ucraina", una battaglia per la quale conta sulla "leadership del G7", da qualche giorno presieduto dall'Italia. In lungo post su X, il presidente ucraino sottolinea come questa sia "un’opportunità storica per far pagare allo stato terrorista il suo terrore: l'elite e la leadership russa non si preoccupano delle vite umane, ma si preoccupano soprattutto del denaro". "Per loro, la perdita di beni sarà la più dolorosa. Percepiranno la vera forza della comunità internazionale e vedranno che il mondo è più forte del terrorismo", sostiene Zelensky, secondo cui "la decisione di utilizzare i beni russi congelati per sostenere l’Ucraina sarà una risposta del tutto giusta e legittima all’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Invierà il messaggio giusto a tutti i potenziali aggressori nel mondo: attaccare un altro Stato non ripaga, fa pagare l'aggressore". "Incoraggio i partner ad agire rapidamente sui contesti giuridici pertinenti – è l'appello finale del presidente – Quest’anno dobbiamo realizzare progressi tangibili verso l’utilizzo dei beni russi congelati a beneficio dell’Ucraina. Contiamo fermamente sulla leadership del G7 su questo tema".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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