Kate Tolo ha 28 anni e lavora per Blueprint. Ha provato la routine per 30 giorni: “Il corpo non è più tuo, ma dei dati”
In fondo alla homepage di Blueprint, il testo scorrevole “DON’T DIE DON’T DIE DON’T DIE” lascia due alternative: catapultarsi fuori dal sito oppure riempire il carrello di tutti i prodotti in vendita. Burro spalmabile alle nocciole, miscele di noci e mirtilli, un super mix vegetariano, olio extravergine di oliva da usare tre volte al giorno. C’è anche una linea di integratori come quello al riso rosso lievitato più aglio inodore e una miscela di longevità al gusto arancia rossa che migliora respirazione, sonno e umore.
Sotto il tifo scorrevole c’è un’avvertenza: tutto quello che il sito dichiara non è autorizzato dalla Food and Drug Administration, l’ente governativo americano che si occupa di tutelare la salute pubblica regolamentando i prodotti alimentari e farmaceutici. Anche alcuni medici si sono opposti allo stile di vita messo in vendita su Blueprint, per esempio, quelli che il suo fondatore Bryan Johnson ha incontrato lo scorso maggio del 2023 durante il ritiro annuale dell’Academy for Health & Lifespan Research, che riunisce scienziati, clinici e ricercatori di fama mondiale per contrastare l’invecchiamento e rendere la longevità più accessibile.
Vedendolo pallido e asciutto – “un aspetto da malato” – questi dottori si erano detti visibilmente preoccupati per la salute di Bryan Johnson: pelle immobile, addome scolpito, non un filo di grasso, il volto così candito che sembra lustrato. Non gli si nota una ruga, nonostante il ragazzo compia 47 anni ad agosto. Gli occhi blu spalancati gli danno un’aria attenta, sicura però vuota. Assomiglia a una cavia di laboratorio, del resto è una cavia di se stesso: nel 2021 Johnson si è messo in testa di neutralizzare l’invecchiamento. Il bigliettino da visita del suo canale YouTube è un video di 2 minuti che s’intitola: Why I am spending millions to be 18 again.
Come la pensa suo figlio di 17 anni sul fatto che lui e suo padre sarebbero coetanei? Talmage Johnson asseconda il papà. Il 22 maggio 2023 un articolo di Bloomberg racconta che il 17enne avrebbe fatto delle trasfusioni di sangue insieme a suo nonno Richard di 70 anni, sangue confluito poi in Bryan, loro punto di contatto: una nuova tecnica anti-età che poi si è rivelata un flop.
Cosa dicono gli scienziati sulla longevità e cosa crede Bryan Johnson
Per gli scienziati, pensare di raggiungere l’immortalità è infattibile. Johnson però trova coraggio e consenso in un dato di fatto: nell’ultimo secolo, l’aspettativa media di vita è passata dai 50 agli 80 anni. Si può andare più oltre. In quel breve video di presentazione ci tiene a dire di essere il primo a condividere pubblicamente tutti i suoi dati, che in effetti continua a diffondere su YouTube e su Instagram: oltre alle misurazioni biologiche, milioni di followers conoscono tutto ciò che mangia e i suoi allenamenti.
Bryan Johnson è il primo ad assumere i prodotti di Blueprint insieme a 111 pillole di integratori al giorno, sport intenso 13 minuti e moderato 39, un cappellino da baseball che gli irradia il cuoio capelluto con un raggio laser e tutto ciò che ormai da anni è un ingrediente fisso del suo progetto di ricerca dell’immortalità. La rivista Time lo ha definito: “L’uomo che pensa di poter vivere per sempre”. Per dichiararlo Time Person of the Year – come la rivista fa dal 1927 – non c’è fretta, probabilmente c’è tutta la vita.
Bryan Johnson ha affidato la sua esistenza a un algoritmo perché ripone molta fiducia nel rapporto che l’uomo può instaurare con l’intelligenza artificiale: “Se pretendiamo di voler comandare i computer, allora perché non possono essere i computer a comandarci?”.
Dal 2021 la sua vita continua a costargli 2 milioni di dollari all’anno, finanzia un’equipe medica di 30 professionisti che lo monitorano assiduamente, e che confermano alcuni parametri biologici di una persona appena maggiorenne. Johnson vive per non morire e anche per provare a convertire sempre più persone al suo stile di vita: ma quanti hanno a disposizione 2 milioni di dollari? E soprattutto: in quanti sarebbero disposti a rinunciare a un biscotto, sapendo che l’imprenditore ha tagliato fuori ogni zucchero dal suo progetto di vita eterna?
Kate Tolo, la prima donna che si è sottoposta alla routine di Bryan Johnson
A provare il programma di Blueprint per 30 giorni è stata Kate Tolo, una ragazza australiana di 28 anni, che ha voluto fortemente lavorare per l’imprenditore: dopo vari tentativi, nel 2016 è riuscita a diventare la sua assistente. Oggi è Chief Marketing Officer della società. Cosa l’ha spinta a lavorare per lui? Una dichiarazione pubblicata in una newsletter scientifica, in cui Bryan Johnson invitava la gente a fondersi con l’intelligenza artificiale. Kate Tolo è stata la prima donna a sottoporsi al trattamento di Blueprint, così per la prima volta Johnson ha potuto verificare in che modo, la routine del suo stesso programma, potesse influenzare il corpo femminile.
Questo video su YouTube, girato a Los Angeles, racconta in meno di 40 minuti il duro mese affrontato dalla ragazza, tra una dieta vegana da 1700 kcal giornaliere, gli allenamenti per mettere massa muscolare e le corse in esterna, per un corpicino, il suo, che non aveva mai fatto sport prima di sottoporsi al programma: nel video, più volte, la ragazza si scoraggia, lasciandosi andare a sfoghi in macchina prima di mettere in moto e raggiungere la casa dell’imprenditore. Quando si è sottoposta a dei trattamenti facciali con luce pulsata, chi li ha effettuati ha evidenziato quanto ne avesse bisogno: l’età della sua pelle era di 65 anni a causa delle continue esposizioni ai raggi UV del sole.
Perché la ragazza non si arrende? Oltre alla forte ammirazione per Johnson, Kate Tolo si autodichiara con convinzione una perfezionista: tirarsi indietro o fallire sono due idee che non si sono mai concretizzate nella sua vita. Perché nella sua vita, Tolo ha sempre fatto sacrifici. Nonostante avverta più volte nel video la tristezza della privazione – dall’andare a letto presto alla monotonia di mangiare porzioni di verdura mente gli amici si gustano un burrito – e nonostante con il passare dei giorni si senta sempre più esausta, i cambiamenti che inizia a notare sul suo corpo la convincono a non mollare. Al trentesimo giorno del programma, tutte le carenze di ferro e vitamine rilevate nelle misurazioni iniziali alla fine si risolvono.
Per quanto la routine di Blueprint esalti corpi dall’aspetto scolpito, l’obiettivo non è l’estetica corporea, neanche la bellezza, ma la possibilità di invertire l’età biologica affidandosi completamente ai dati. Terminata l’impresa, con una strana serenità, la ragazza ha parlato di una sorta di passaggio di consegna: il corpo cessa di essere nostro, per diventare del dato. A ogni dato, ossia a ogni misurazione, corrisponde un preciso intervento di quelli che compongono il programma. Oggi Kate Tolo continua a seguirlo, non con la stessa intensità. Come domanda una celebre canzone dei Queen, a parte Bryan Johnson, Who wants to live forever?