Nuove generazioni: sposarmi? No, grazie

No, non lo vogliono più. Quello che al tempo dei genitori o nonni era un sogno, ora non è più tra le alternative quando si ragiona sul futuro. Sono sempre di più i giovani che davanti all’idea del matrimonio, dell’abito bianco e delle bomboniere rabbrividiscono. “Meglio convivere e basta”, “A che serve sposarsi?”, “È solo uno spreco di soldi e tempo”, “Figuriamoci se una firma può cambiare qualcosa”. Sono alcune delle frasi più ricorrenti dei discorsi della maggior parte dei ventenni, ma anche di molti trentenni. Certo, non di tutti. Ma la tendenza a non sposarsi aumenta. “Meglio essere conviventi, che marito e moglie” dicono. Insomma, oggi le priorità sono decisamente cambiate.

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Made in Italy

Tradizioni e abitudini tutte italiane: un popolo in fila che rientra dalle vacanze con la mente proiettata ai (soliti) buoni propositi. Valeria Montebello fa il punto della situazione in un articolo che esalta vizi e virtù (poche) che nel mese di settembre riemergono sempre. Alessandro Di Battista invece torna sulla guerra e su come, nel giro di pochi mesi, il pensiero di molti sta per cambiare. All’interno anche un’ampia pagina sportiva con Daniele Rocca, Marco Ercole e Carlo Roscito. Immancabili le nostre rubriche: “Metropolis” di Pablo Trincia e “Una vita da cronista” di Andrea Pamparana. Il numero undici-dodici de il Millimetro vi aspetta.

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