A due passi dal Circolo Polare Artico, tra renne ed elfi, si trovano abitazione e ufficio di Santa Claus
Sarebbe meglio usare carta e penna alla vecchia maniera. Se proprio ci tenete, però, ormai si può anche scrivere in modalità digitale, attraverso i propri computer, e poi stampare il tutto. D’altronde lui, il destinatario, non è uno che si scandalizza per certe cose; per quel che può, sta al passo con i tempi. Già da qualche decennio ha accettato senza remore documenti scritti a macchina. L’unica condizione che pone è quella di utilizzare la classica lettera… niente posta elettronica, tanto per intenderci. Su quello non transige, non si è mai voluto creare un indirizzo email (o forse uno ce l’avrà anche, ma riservato ad amici, renne, elfi e familiari). Serve almeno lo “sforzo” di imbustare la lettera, allegare un francobollo e recarsi all’ufficio postale più vicino per spedire il tutto. Lui è così, un tipo estremamente legato a determinate tradizioni, guai a contraddirlo se non si vuole essere inondati di carbone.
Quindi, dicevamo, c’è da scrivere questa lettera. L’inizio, più o meno, deve essere questo: “Caro Babbo Natale”, oppure “Dear Santa Claus”, o ancora “Cher Père Noël” e così via a seconda del Paese d’origine. A seguire, come da prassi, va fatta una buona presentazione di sé, assicurarsi che passi un messaggio positivo riguardo al comportamento tenuto nell’ultimo anno e, per concludere, allegare l’elenco dei regali richiesti (possibilmente senza strafare). Una volta completata la procedura, va sigillata la lettera, imbustata correttamente e inviata al suo indirizzo di casa. Che, sebbene non tutti lo sappiano, è 96930 Napapiiri, a Rovaniemi, in Finlandia.
A casa di Babbo Natale
È lì, in questo villaggio scandinavo, che si trova infatti l’autoproclamata residenza ufficiale di Babbo Natale. Una città davvero molto particolare, già di per sé avvolta da un contorno fiabesco per il semplice fatto di essere immersa nel Sole di Mezzanotte durante i mesi estivi e nella luce mistica della Notte Polare, conosciuta come Kaamos, durante l’inverno, con tanto di apparizioni della meravigliosa aurora boreale. Fenomeni naturali, questi, che hanno una sorta di legame incantato con il folklore finlandese, le storie di sciamani, gli incantesimi e gli spiriti che si intrecciano con le persone artiche e la vasta natura che le ospita. Il tutto, inserito in un piano urbanistico ad hoc, che attraverso le strade principali della città in questione, poi, disegna la testa di una renna. Sì, avete letto bene, una renna. Ma questo lo vedremo tra poco.