(Adnkronos) – Si finge malato per derubare i pazienti in ospedale. E' accaduto ieri dopo le 23 al pronto soccorso del San Camillo. Un uomo, valutato come codice giallo, dopo essere stato curato ha fatto una amara scoperta: nel suo giubbotto, lasciato in sala d'attesa durante la visita, non c'erano più cellulare e portafogli. Si è quindi immediatamente rivolto agli uomini dell'istituto di sicurezza Italpol presenti in ospedale. Le guardie giurate non hanno perso tempo, hanno composto il numero di telefono del malcapitato e lo squillo si è sentito provenire poco distante in sala d'attesa. Arrivava dall'interno delle scarpe di un uomo, uno straniero di origini nordafricane, che era ancora lì in zona triage, probabilmente allo studio di una nuova preda. Lo straniero è stato bloccato dai vigilanti dell'Italpol in attesa dell'arrivo degli agenti del commissariato Monteverde che poi lo hanno arrestato. L'uomo aveva nascosto lo smartphone in un calzino. Recuperata la refurtiva, è stata riconsegnata alla vittima. "Una volta denunciato il furto, gli uomini dell'Italpol hanno reagito con prontezza: intuendo che il ladro potesse essere ancora nei pressi, non hanno fatto muovere nessuno dal pronto soccorso", racconta all'Adnkronos Antonio Del Greco, già capo della Squadra Mobile di Roma e attualmente direttore operativo di Italpol. Che parla poi della "nuova tecnica" messa in atto dai ladri "in luoghi che vengono solitamente ritenuti protetti" e in cui, le persone concentrate sul proprio malessere, probabilmente sono meno accorte. "Non è la prima volta che succede al San Camillo. In generale, invito chi arriva ai pronto soccorso di non abbassare mai il livello di attenzione – sottolinea Del Greco – Meglio evitare di portare con sé oggetti di valore e soprattutto non lasciare mai incustodite giacche e borse". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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