“Le persone che vivono qui costituiscono una comunità diversa, composta maggiormente da intellettuali. I russi progressisti aiutano l’Ucraina, lo fanno con interesse e piacere”
Sembra una vacanza, mica lo è. Somiglia più a uno slalom tra bombe e missili provenienti da fronti opposti. Chiamiamolo pure rifugio a cinque stelle, ricetta perfetta per sfidare la tensione. Tuffo nella guerra a mare aperto, quello Adriatico profuma anche di tricolore. Montenegro, Russia e Ucraina, tre Paesi e una sola nazione, oltre 200mila ucraini ne hanno già beneficiato: “Accogliamo chi ne ha bisogno, lo facciamo perché vogliamo aiutare le persone in difficoltà”.
Lo dicono gli abitanti del posto, bisogna crederci e basta. Lo dimostrano anche i numeri, il Montenegro attrae: russi e ucraini ci si sono trasferiti per non morire. Ma perché lì, da quelle parti, si vive così bene? La popolazione è di etnia serba, parecchi nutrono simpatie filorusse, eppure il 10% degli ucraini ha sfruttato lo status di protezione fino a marzo 2025. Accoglienza d’altri tempi, non c’è che dire: si lavora, ci si può costruire una casa, ogni tanto si trova pure il tempo per lo svago.
Le voci e le testimonianze dal posto
Ci sono poi le storie, quelle simili a un racconto horror: Valentina Ostroglyad, 60 anni, è arrivata in Montenegro con la figlia di appena un anno: “Inizialmente non sopportavo nemmeno i fuochi d’artificio, li associavo a quelle maledette esplosioni. Ora, con il passare dei mesi, vado in montagna e spesso mi rilasso in spiaggia. Questo Paese mi ha salvato la vita”. E poi: “Le persone che vivono qui costituiscono una comunità diversa, composta maggiormente da intellettuali. I russi progressisti aiutano l’Ucraina, lo fanno con interesse e piacere. Qui la campagna paradisiaca ti allontana da quegli stati d’animo urbanisti, cupi, depressivi, dalla propaganda politica. Vai al mare e tutto ciò scompare”.
Ma non tutti sono così accoglienti, anzi: diversi ucraini, ma anche russi, vengono respinti quotidianamente da Polonia, Germania e Ungheria, che preferiscono rimanere fedeli all’amico e alleato Putin. Russia e Ucraina si fanno la guerra da quasi tre anni. In Montenegro, invece, russi e ucraini vanno al mare insieme. Spesso la mattina presto, perché il pomeriggio l’Adriatico diventa mosso e anche abbastanza sporco.