Vent’anni. Un’era geologica quando si parla di Nba. Un’era segnata da LeBron James, il fenomeno di Akron, diventato nella scorsa stagione recordman di punti realizzati nella storia della lega. Da un predestinato all’altro, Victor Wembanyama è l’eletto. Basti pensare ai pub distrutti in Texas dopo la draft lottery dello scorso giugno, quando venne ufficializzata la prima scelta in mano ai San Antonio Spurs. I tifosi già sognano il nuovo Tim Duncan. Dopo anni in cui i playoff sono stati più l’eccezione che la regola, si può tornare a pensare in grande. Magari puntando a quell’anello che la dinastia Pop è riuscita a conquistare per ben cinque volte, l’ultima nel 2014. Ma pensare che le scelte del 2023 si riducano esclusivamente a Wemby è il peggior errore che si possa commettere. Gli esperti di basket sono convinti che un draft di così alto livello non si vedrà più per tanto tempo. Imbarazzo della scelta, non proprio una situazione consentita. La stagione Nba 2023-24 si preannuncia quindi ricca di sorprese, e non solo per quanto riguarda la lotta al titolo. La corsa al premio di Rookie dell’Anno, infatti, promette scintille. Sebbene le quote dei principali bookmaker vedano Victor Wembanyama, prima scelta assoluta all’ultimo draft, come il grande favorito, c’è chi non ha intenzione di cedere il passo. E poi c’è lui, Scoot Henderson, la terza scelta dei Portland Trail Blazers, che non ha alcuna intenzione di restare nell’ombra. Sebbene la situazione di Damian Lillard a Portland abbia rubato la scena nelle ultime settimane, Henderson non sembra voler restare a guardare. “Voglio vincere il premio di Rookie dell’anno, e lo farò”, ha dichiarato con determinazione durante un’intervista rilasciata a The Playmaker. Una sicurezza e una maturità sorprendenti per un 19enne, che non si ferma qui. “Il mio obiettivo è diventare il miglior playmaker di sempre e uno dei migliori giocatori nella storia dell’NBA”. Dopo una stagione in G League con una media di 16,5 punti e 6,8 assist, Henderson ha le idee chiare e non ha intenzione di fermarsi. La sfida è lanciata. Wembanyama, Holmgren e tutti gli altri rookie sono avvisati: la corsa al premio è appena iniziata. E promette fuochi d’artificio.
Ma non finisce qui. Sotto le luci accecanti della ribalta, emerge un’altra stella: quella di Brandon Miller. Con una media di 18,8 punti nell’anno trascorso in Alabama, questo giovane talento ha dimostrato di essere un prospetto speciale per l’Nba. Tiratore di razza, passatore eccellente e dotato di una tecnica raffinata, Miller incarna l’ala realizzatrice di domani. Nonostante la sua struttura fisica esile e alcune prestazioni sottotono al Torneo NCAA, Miller ha dimostrato di avere margini di crescita impressionanti. A soli 20 anni, la sua eleganza e i suoi fondamentali solidi lo rendono un candidato ideale per le squadre Nba in cerca di un talento emergente. E sembra che i Charlotte Hornets abbiano messo gli occhi su di lui. Con la seconda chiamata del draft, la squadra sta valutando se puntare su Miller o su Scoot Henderson, la guardia ultra-atletica proveniente dalla G League. Tuttavia, l’incastro di Miller sembra più logico per gli Hornets, soprattutto se consideriamo la sinergia potenziale con LaMelo Ball. Mentre una coppia Ball-Henderson potrebbe risultare in conflitto sul parquet, la combinazione tra Ball e Miller potrebbe essere esplosiva. Con Ball nel ruolo di facilitatore, Miller potrebbe diventare il vero terminale offensivo della squadra. In un’era NBA in cui le dinamiche di squadra sono cruciali, la prospettiva di vedere Miller e Ball insieme in campo è entusiasmante. Gli appassionati di basket possono aspettarsi grandi cose da questo duo nel prossimo futuro.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – Victor Wembanyama (San Antonio Spurs)
Il panorama cestistico è in fermento per Victor Wembanyama, considerato da molti come il miglior prospetto dai tempi di LeBron James. Con una statura di 224 cm e una wingspan di oltre 240 cm, Wembanyama combina lunghezza e agilità in modo straordinario. In attacco, il suo repertorio è vasto: tiri da tre, fadeaway, step back e una visione di gioco che gli consente di creare sia per se stesso che per i compagni. Nonostante le sue indiscutibili qualità, ci sono aree di miglioramento, come la necessità di aumentare la sua massa muscolare e affinare la tecnica ai tiri liberi.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – Scoot Henderson (Portland Trail Blazers)
Guardia di Ignite, è un mix di potenza, velocità e abilità. Eccelle nel pick and roll, mettendo pressione alle difese avversarie con il suo tiro dal midrange e le sue capacità di ball handling.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – Brandon Miller (Charlotte Hornets)
Con i suoi 206 cm, è un’ala che combina atletismo e un tiro elegante. La sua capacità di segnare da tre livelli lo rende un’arma letale in attacco, anche se dovrà lavorare sulla sua shot selection durante la sua permanenza ad Alabama.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – Amen Thompson (Houston Rockets)
Gemello di Ausar, combina atletismo e intelligenza cestistica. Sebbene il suo tiro da tre non sia ancora affidabile, le sue doti di creazione per i compagni lo rendono un prospetto di grande valore.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – Ausar Thompson (Detroit Pistons)
MVP delle ultime finali di Overtime Elite, Ausar Thompson è un giocatore versatile con un’ottima comprensione del gioco. Sebbene il suo tiro da tre possa ancora migliorare, le sue abilità in penetrazione e la sua comprensione del gioco lo rendono un prospetto di alto livello.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – Dariq Whitehead (Brooklyn Nets)
Con le sue capacità di shot maker, è uno dei prospetti più interessanti della classe. La sua combinazione di atletismo e tiro lo rende uno scorer letale, e la sua taglia e velocità lo rendono un difensore formidabile.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – Cam Whitmore (Houston Rockets)
Forse l’atleta più impressionante del Draft, combina potenza ed esplosività in modo straordinario. Mentre è pronto a fare la differenza in difesa, in attacco ha ancora bisogno di tempo per svilupparsi, in particolare per quanto riguarda il suo tiro.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – GG Jackson (Memphis Grizzlies)
Il più giovane del Draft, è un nome che fa vibrare il cuore degli appassionati. Con una struttura fisica impressionante e una coordinazione da guardia, Jackson ha tutto per diventare una stella. Il suo tiro da tre, unito a un ball handling sorprendente per un giocatore della sua statura, lo rende un prospetto di grande valore. La sua versatilità in difesa, simile a quella di Garuba, lo rende un giocatore completo. Tuttavia, la sua giovane età potrebbe portare a qualche difficoltà iniziale in NCAA.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – Nick Smith (Charlotte Hornets)
È il go-to guy quando si tratta di segnare. Con una combinazione di rapidità e lunghezza, Smith è un incubo per le difese avversarie. La sua capacità di creare gioco per i compagni lo rende un giocatore completo. Tuttavia, la sua struttura fisica potrebbe essere un problema in NBA, soprattutto in difesa.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – Cason Wallace (Oklahoma City Thunder)
Pur non essendo tra i primi dieci talenti del Draft, è il giocatore ideale per una squadra con ambizioni di vittoria. Con capacità difensive paragonabili a quelle di Jrue Holiday e Marcus Smart, Wallace è anche un playmaker secondario affidabile in attacco.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – Dereck Lively (Dallas Mavericks)
Con la sua impressionante lunghezza, è un rim protector moderno. In attacco, ha il potenziale per diventare un rim runner e lob catcher, ma potrebbe anche sviluppare un tiro da tre affidabile.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – Anthony Black (Orlando Magic)
Una point guard di grande statura, è noto per le sue doti di passatore e creatore di gioco. La sua versatilità difensiva e la sua capacità di segnare lo rendono un prospetto di grande valore.
Nba, alla scoperta dei migliori rookie 2023 – Jarace Walker (Indiana Pacers)
Con un fisico pronto per l’NBA, ha un impatto difensivo impressionante. In attacco, anche se il suo tiro da tre è ancora in fase di sviluppo, le sue capacità di facilitatore lo rendono un giocatore di grande utilità. Walker, con un fisico pronto per l’NBA, ha un impatto difensivo impressionante. In attacco, anche se il suo tiro da tre è ancora in fase di sviluppo, le sue capacità di facilitatore lo rendono un giocatore di grande utilità.