(Adnkronos) – È furioso, Paulo Fonseca, nell'immediato post partita di Atalanta-Milan. Il tecnico rossonero, sconfitto a Bergamo per 2-1 ha tanto da recriminare nonostante una prestazione nel complesso positiva, soprattutto nel primo tempo, in cui la sua squadra se l'è giocata alla pari con la squadra più in forma della Serie A e ora, vedendo la classifica, seria candidata per lo Scudetto. Nel mirino di Fonseca, anche ammonito nel corso del match, è finito l'arbitro Federico La Penna: "Io non ho mai parlato dell'arbitraggio, di solito sto zitto, ma oggi parlo. Sul primo gol è fallo, non c'è dubbio. È qualcosa che cambia la partita. Ma non è solo quello. Il modo con cui l'arbitro ha condotto la partita contro il Milan è evidente, ed è qualcosa che succede non solo da oggi. Non c'è rispetto per il Milan in questo momento". "Io non ho paura di dire la verità", ha continuato Fonseca, "ho sempre rispettato il lavoro degli arbitri, ma tutte le settimane succede qualcosa a nostro sfavore. È una mancanza di rispetto per noi. La Penna per esempio era al Var in Atalanta-Udinese e si è visto cosa è successo in quella partita (tocco di mano di Hien in area non rilevato dagli arbitri, ndr). Io infatti avevo paura di questo arbitro per questa partita". Il Fonseca furioso, nel suo sfogo, fa riferimento a un episodio in particolare: il primo gol dell'Atalanta. Al 12' la Dea sblocca la partita grazie alla rete di Charles De Ketelaere, grande ex della partita, che di testa punisce Maignan per il vantaggio bergamasco. Nel saltare però l'attaccante belga poggia entrambe le mani sulle spalle del suo marcatore, Theo Hernandez, non permettendogli quindi di saltare. L'episodio ha fatto discutere e il fallo non è stato rilevato né da La Penna in campo né tantomeno dal Var, con il gol che è stato regolarmente convalidato. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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