(Adnkronos) – È Cristina Mezzanotte, manager di lungo corso, la presidente dei manager e dirigenti privati emiliano romagnoli per i prossimi quattro anni. A riconfermarla, per il secondo mandato consecutivo, il nuovo consiglio direttivo, scelto nel corso dell’assemblea elettiva degli associati a Manageritalia Emilia-Romagna che si è svolta negli spazi del Palazzo del Governatore di Cento (Fe). Il successivo consiglio direttivo ha nominato vicepresidenti anche Jader Sabbi, manager nella consulenza d’impresa, e Carla Reggiani, manager del lusso. L’assemblea ha ospitato in apertura il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che ha commentato: “La nostra Regione sta superando egregiamente le troppe disavventure globali, nazionali e territoriali degli ultimi anni e lo fa anche grazie alla sua capacità di innovare e gestire managerialmente tante situazioni. Anche la scelta di cento come sede di questa vostra importante assemblea conferma la bontà di puntare alla valorizzazione dei nostri territori”. “Questa nomina mi rende orgogliosa ma soprattutto onorata della fiducia che mi è stata riconfermata da tanti miei colleghi. Una nomina che premia il grande lavoro fatto nel corso di questi primi quattro anni di mandato da tutta la squadra di Manageritalia Emilia Romagna”, ha detto Cristina Mezzanotte, presidente di Manageritalia Emilia Romagna. "Una squadra -ha continuato- che sin dal suo insediamento si è adoperata per rendere la nostra associazione un solido punto di riferimento per le esigenze contrattuali, di formazione, di welfare dei nostri associati ma che soprattutto si è spesa per favorire e valorizzare l'accesso delle donne a ruoli di leadership, riconoscendo il loro contributo fondamentale alla performance aziendale non solo nelle grandi, ma anche nelle piccole imprese. Negli ultimi quattordici anni le donne manager sono aumentare del 55%, è questo il dato più significativo che ci deve spronare implementare questa tendenza positiva volta alla diminuzione del gender gap, essenziale per un futuro del lavoro davvero inclusivo”. Cristina Mezzanotte, da oltre 30 anni nel mondo automotive con incarichi nell’import e nel retail, direttore generale Centro Porsche Padova, filiale diretta Porsche. Impegnata nella promozione della gender equality dal 2020 è presidente di Manageritalia Emilia-Romagna. L’assemblea ha inoltre eletto come vicepresidenti Manageritalia Emilia Romagna: Carla Reggiani e Jader Sabbi. In Italia la crescita dei dirigenti privati e guidata dalle donne, aumentate dell’8,1% nel 2022, contro il 2,7% degli uomini, ma soprattutto cresciute del 86,7% dal 2008, rispetto al calo del 4,4% degli uomini. La rincorsa verso la parità è quindi in atto anche ai vertici dove le donne dirigenti sono oggi il 21,4% del totale ma ben più presenti nelle coorti di dirigenti più giovani (38,5% tra gli under 35 e 31% tra gli under 40) e tra i quadri (32,1%). Donne dirigenti che sono percentualmente molto più presenti nel terziario (25,4%) rispetto all’industria (15,9%). In Emilia-Romagna la fotografia è molto simile a quella nazionale con una crescita complessiva dei manager che si assesta al +3,2% di poco sotto alla media nazionale che è del +3,8%. Significativa la presenza delle donne dirigenti cresciute a doppia cifra +10% nell’ultimo anno e del 55% dal 2008 a oggi, arrivando a contare 1539 su un totale di 10195 manager in attività. Tutte in positivo le province emiliane con Bologna +3,1% (si posiziona al quarto posto nella classifica delle province italiane dopo Milano, Roma e Torino) che si conferma la più numerosa con oltre 3500 manager in città e le donne salite a +7%. E’ Ferrara +7,9%, la provincia che fa segnare l’incremento complessivo di dirigenti maggiore e addirittura +25% se si guarda alle sole donne. Bene anche le province di Forlì-Cesena +4,6% che si aggiudica il primo posto per quanto concerne la “dirigenza in rosa” con un incremento del +26,5% delle manager. Ottimi risultati anche per Parma +4,1%, Modena +3,6% e Rimini +2,9%. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- Il meccanismo dietro alle elezioni che stabiliranno i nuovi (o vecchi) equilibri globali.