Le inchieste, gli scandali e i dati segreti che hanno ribaltato il mondo. Chi c’era al fianco di Julian Assange?
Togliamoci subito un dubbio: WikiLeaks non ha nulla a che fare con Wikipedia. Non esisteva infatti la possibilità di una collaborazione sui documenti pubblicati, non era una community e nessuno aveva l’accesso per modificare testi e informazioni. Leaks, fuga di notizie, dispersione di materiale inedito: Julian Assange, in compagnia di altri attivisti “smanettoni”, fondò il sito nel 2006, l’anno che cambiò e stravolse per sempre la sua vita.
In realtà, le prime denunce e i primi articoli – in grado di ribaltare i poteri forti – arrivarono soltanto nel 2007, dopo un’accurata verifica delle fonti e una miriade di inchieste studiate nei minimi dettagli: «Lavoriamo per rendere pubblico quello che altrimenti rimarrebbe nascosto», si legge ancora oggi nell’homepage del sito. Trasparenza e prontezza di esecuzione, un team di professionisti del giornalismo investigativo: dissidenti cinesi, matematici e informatici provenienti da Stati Uniti, Europa, Taiwan, Australia e Sudafrica.
Dietro a WikiLeaks
Oltre a quaranta collaboratori fissi e ottocento sparsi in giro per il mondo, persone che almeno una volta nella loro esistenza donarono al progetto notizie segrete. Ma chi poteva inviare comunicazioni e collaborare con WikiLeaks? I documenti, fino a quando il sito era attivo, venivano depositati nella cassetta elettronica, cifrati con un sistema di criptazione e, soprattutto, cancellati dall’archivio dopo la pubblicazione.
Inoltre, i collaboratori venivano invitati a non inviare il testo su Word, visto che il file avrebbe potuto contenere dati utili all’identificazione del computer dal quale erano stati spediti. Anni fa il governo americano arrestò Bradley Manning, analista dei Servizi segreti statunitensi, accusandolo di essere il responsabile dell’invio a WikiLeaks del video dell’incursione dell’esercito USA nella periferia di Baghdad. Diciamo che fu quella la prima mossa che portò l’America a intraprendere la sua battaglia contro Julian Assange.
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