La modifica della legge, già presente in Italia, ha scatenato un acceso dibattito ma i punti oscuri sono tantissimi…
Schiavitù, crimini contro l’umanità, genocidio e dallo scorso 16 ottobre anche la Gestazione Per Altri (GPA) è diventata reato universale. Leggendo alcuni dei reati che rientrano in questa categoria vengono i brividi se paragonati a ciò che volgarmente chiamiamo “utero in affitto”, una pratica che, se pone tanti, tantissimi dubbi, ha almeno una certezza: al contrario di altre, dona la vita e non la morte.
“Reato universale”, un termine enorme, difficile da racchiudere in poche righe ma che, di fatto, è un crimine che può essere perseguito da uno Stato, in questo caso l’Italia, anche se il fatto viene commesso al di fuori del territorio italiano. C’è però subito una piccola e doverosa precisazione: il reato si considera universale a prescindere dal soggetto che lo commette, mentre la legge che di fatto cataloga la GPA come reato si limita ai cittadini italiani. Quindi, in parole semplici, se un cittadino italiano va all’estero e stipula un contratto di maternità surrogata, anche in un Paese in cui questa pratica è regolare, al suo rientro in Italia verrà perseguito dalla legge.
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