Kamala Harris accetta l’invito della CNN per il dibattito: Trump rifiuta, niente confronto finale

Il dibattito politico previsto tra la vicepresidente Kamala Harris e l’ex presidente Donald Trump, proposto dalla CNN in vista delle elezioni presidenziali, non si farà. Sebbene Harris avesse accettato l’invito, Trump ha declinato la partecipazione, citando ragioni strategiche legate all’avanzamento del processo elettorale.

Trump ha dichiarato che “ormai è troppo tardi” per un confronto televisivo, poiché molte persone hanno già iniziato a votare tramite il voto anticipato e per corrispondenza. Inoltre, secondo l’ex presidente, un ulteriore dibattito non avrebbe un impatto significativo sugli elettori rimasti indecisi. Questa decisione ha lasciato molti commentatori politici e sostenitori di entrambe le parti sorpresi, in quanto Trump si era detto in passato possibilista riguardo alla partecipazione a un secondo dibattito.Il rifiuto di Trump ha suscitato discussioni sull’importanza del confronto politico, specialmente in un contesto in cui i candidati sono in corsa per la presidenza del paese. Il dibattito rappresenta un’opportunità fondamentale per esporre le differenze di programma e visione, e per gli elettori è un momento chiave per valutare i candidati. Tuttavia, l’ex presidente ha optato per concentrarsi maggiormente sulle sue apparizioni pubbliche, dove riesce a parlare direttamente ai suoi sostenitori, evitando il formato del dibattito che richiede risposte a domande spesso scomode e difficili da evitare.

Per Harris, il dibattito sarebbe stato una preziosa occasione per ribadire le posizioni dell’amministrazione Biden e per rispondere direttamente alle critiche mosse da Trump e dal suo partito. La vicepresidente si è mostrata pronta al confronto, accogliendo positivamente l’invito della CNN, ma con il rifiuto di Trump il dibattito è stato inevitabilmente annullato. La decisione di non partecipare a un secondo dibattito ha acceso il dibattito sulla strategia di Trump. Da un lato, l’ex presidente è noto per la sua capacità di galvanizzare i suoi sostenitori con messaggi diretti e senza filtri attraverso i social media e i comizi. Dall’altro, il rifiuto di un confronto televisivo può essere interpretato come una fuga dalle domande e dalle sfide che un dibattito comporta. Molti osservatori si chiedono se questa scelta possa alienare i pochi elettori ancora indecisi, per i quali un confronto diretto tra i due candidati potrebbe essere stato cruciale.

La cancellazione del dibattito riflette una campagna elettorale che ha visto Trump concentrarsi principalmente sulla sua base elettorale piuttosto che cercare di allargare il suo consenso. Harris, d’altro canto, ha cercato di approfittare delle opportunità di esposizione pubblica per consolidare la posizione del ticket democratico e difendere i risultati ottenuti dall’amministrazione Biden. La mancata realizzazione del dibattito chiude dunque una finestra di confronto che avrebbe potuto essere particolarmente importante per chiarire le posizioni dei due principali schieramenti in corsa. Tuttavia, con le elezioni ormai in fase avanzata, entrambe le campagne stanno spostando l’attenzione sugli ultimi giorni di voto e sui risultati che ne deriveranno. Le scelte strategiche di entrambi i candidati mostrano come la politica moderna si stia sempre più allontanando dai formati tradizionali di confronto, come i dibattiti, per favorire approcci più diretti e personalizzati nel raggiungere gli elettori. In un’era in cui i social media giocano un ruolo predominante nella comunicazione politica, il dibattito pubblico televisivo potrebbe non essere più visto come uno strumento necessario per ottenere il consenso degli elettori, almeno per alcune campagne elettorali.

(Federico Brignacca)

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