(Adnkronos) – Solo il 15% degli israeliani vuole che il primo ministro Benyamin Netanyahu resti in carica dopo la fine della guerra. Lo evidenzia un sondaggio dell'Israel Democracy Institute, ripreso da Times of Israel, che segnala anche un forte sostegno al proseguimento dell'operazione militare a Gaza. Il 56,1% (65,2% fra gli ebrei, 11,5% fra gli arabi) ritiene che il miglior modo di giungere alla liberazione degli ostaggi è di continuare l'offensiva militare in maniera intensiva, mentre solo il 24% preferisce l'ipotesi scambio di prigionieri. Inoltre il 66% ritiene che Israele non dovrebbe accogliere la richiesta americana di passare a una nuova fase della guerra a Gaza riducendo i bombardamenti sulle aree abitate (il 27.7% pensa che non dovrebbe farlo, il 38,3% che non dovrebbe farlo certamente). Il 50,9% pensa che è necessario assestare un duro colpo alla milizia sciita hezbollah anche a costo di rischiare l'apertura di un altro fronte a nord (57,3% fra gli ebrei, 19,6% fra gli arabi). Nell'insieme il pubblico appare poco fiducioso nel futuro. Per quanto riguarda chi dovrebbe essere il prossimo primo ministro, il più popolare è il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz, ma viene scelto solo dal 23%. Il 32,3% si dice moderatamente pessimista sul futuro della sicurezza d'Israele e il 20,5% molto pessimista. L'8,1% è molto ottimista e il 32,4% lo è moderatamente. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- Un impianto seppellirà parte del Parco regionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: impatto devastante e completo stravolgimento degli attuali ecosistemi.