(Adnkronos) – "Ho l'impressione che Israele stia seminando un odio che coinvolgerà figli e nipoti. Hamas è un conto, il popolo palestinese è un altro. Dovevano discernere tra le due cose e fare una scelta più coraggiosa dal punto di vista democratico". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo a 'SkyTg24 Live In'. "Siamo convinti che Israele dovesse risolvere il problema con Hamas – ha aggiunto Crosetto -, ma fin dal primo giorno abbiamo detto che questa cosa andava affrontata in modo diverso. Tutti gli Stati sono concordi che su Rafah Israele doveva fermarsi. Non siamo stati ascoltati e ora guardiamo con disperazione la situazione". Per Crosetto "qualunque elemento di destabilizzazione ulteriore di una zona già sull'orlo di un abisso diventa rilevante. Non solo per quella zona specifica, che sia Rafah o Gaza, ma per tutto il Medioriente. Gli effetti di ulteriori elementi di criticità in quella zona coinvolgono una zona molto più ampia che arriva al Libano ma che si estende anche ai paesi vicini. C'è una situazione sempre più difficile nella quale il popolo palestinese viene compresso". Evidenziando come "non si tenga conto delle drammatiche difficoltà e dei diritti di uomini, donne e bambini innocenti che nulla hanno a che fare con Hamas", il ministro sottolinea che "questa cosa non è più giustificabile". "Siamo tutti convinti che dopo l'attacco vigliacco di Hamas, Israele dovesse risolvere il problema – ha aggiunto Crosetto -. Fin dal primo giorno però abbiamo detto tutti che l'attacco doveva svolgersi in maniera diversa, di fermare quello su Rafah e non siamo stati ascoltati, ora guardiamo con disperazione la situazione". "Noi ora stiamo aiutando le persone in difficoltà, ma non basta, ho l'impressione che con questa scelta Israele semini un odio che coinvolgerà i loro figli, e i loro nipoti, – ha sottolineato Crosetto – avrei preferito una scelta diversa, pur capendo tutte le ragioni. Hamas è un conto e il popolo palestinese un altro". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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