(Adnkronos) – "L'influenza H1N1 è quella che ha circolato più frequentemente in Italia quest'anno, si chiama 'suina' perché nel 2009 ci fu una pandemia con numerosi casi e diversi morti nel mondo". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive ospedale San Martino di Genova, commenta i due decessi in poche ore all'ospedale di Vicenza positivi al virus influenzale H1N1. "E' una forma di influenza A che conosciamo bene e ogni anno ci sono dei decessi. Nulla di nuovo all'orizzonte, purtroppo abbiamo vaccinato poco quest'anno – sottolinea l'esperto – La campagna vaccinale è stata disastrosa e questi sono i risultati, insieme ad una bassissima copertura per il Covid. Sappiamo che i vaccini evitano le forme gravi dell'influenza, purtroppo quando ci sono queste forme così virulente che colpiscono anche soggetti giovani ci si ricorda dell'importanza dei vaccini". I due decessi per l'influenza H1N1 all'ospedale di Vicenza "ci ricordano quella che è la storia dell'influenza, che nel 95% dei casi non è una malattia grave dalle conseguenze letali ma c'è un percentuale della popolazione che invece rischia di più. Abbiamo detto sempre i fragili, gli anziani e gli immunodepressi, ma raramente può essere letale anche per i più giovani e sani. Oggi l'80% dei casi di influenza in Italia è proprio H1N1 e non abbiamo, purtroppo, vaccinato bene", ha detto all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società italiana delle malattie infettive e tropicali. Proprio l'importanza delle vaccinazioni è rimarcata anche da Andreoni: "C'è ancora tempo per farle, vediamo proprio da questi casi di cronaca quanto possa essere determinante essere immunizzati". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- il Millimetro diventa una casa editrice di giornalismo d’inchiesta. Cari lettori, dobbiamo darvi una grande notizia che ci stiamo tenendo ormai da troppo tempo. Si tratta di un’evoluzione elettrizzante in un percorso intrapreso quasi tre anni fa, tra lo scetticismo generale e i troppi dubbi che affiorano ogni qualvolta si pensa a un progetto simile. Eppure, con il passare