(Adnkronos) – Per Bankitalia prosegue la flessione dei prestiti alle imprese. Secondo Stefano Tana, presidente di Finanza.tech: "La tecnologia e l'AI possono rivoluzionare l'accesso al mercato dei capitali" Milano, 22 luglio 2024 – Crescita economica e sviluppo delle Pmi sempre più difficile in Italia dove il costo del credito frena la domanda di prestiti da parte delle imprese. Ma c'è anche un altro fattore che concorre alla situazione. Secondo l'ultimo Bollettino di Bankitalia (n. 3 del 2024), «la stretta monetaria continua a incidere sul costo del credito. La flessione dei prestiti alle imprese prosegue, seppure attenuandosi; vi contribuiscono non solo una domanda di finanziamento modesta, per via degli alti tassi di interesse e della debolezza degli investimenti, ma anche criteri di offerta restrittivi a causa della diffusa percezione del rischio». Ciò nonostante, le PMI continuano a rappresentare un nodo nevralgico per il Sistema Paese e supportarle nel loro percorso di crescita, consentendo loro di accedere al mercato dei capitali nelle forme e nei tempi più utili alle loro reali necessità di sviluppo, diventa strategico. "In uno scenario di flessione dei prestiti alle aziende che non si arresta, è fondamentale affiancare le PMI mettendo a loro disposizione quelle conoscenze e competenze utili ad abilitarne una gestione finanziaria efficiente, di lungo periodo, e capace di fare leva anche sul valore aggiunto oggi offerto dalla tecnologia in termini di pianificazione ottimale e sostenibile degli investimenti", ha commentato Stefano Tana, presidente di Finanza.tech che aggiunge: "La tecnologia, tramite soluzioni e servizi innovativi di intelligenza artificiale e di analisi dei dati, oggi ha infatti il potere di rivoluzionare le logiche di partecipazione ai mercati dei capitali, favorendo l'incontro tra domanda e offerta. Tutto questo va a vantaggio della competitività delle piccole e medie imprese italiane, spesso escluse dalla finanza erogata da banche, fondi o finanziatori per motivi di costi, complessità, mancanza di competenze o trasparenza".
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