Sulle pagine del New York Times, il giornalista John Koblin ha scritto che «l’offerta infinita di nuovi programmi che ha contribuito a definire l’era dello streaming – generando nuove serie a un ritmo vertiginoso ma anche travolgendo gli spettatori con un quantitativo eccessivo di scelta – sembra finalmente rallentare». Si tratta di una lieve flessione nel mondo delle produzioni seriali dopo anni di inarrestabile crescendo. Una frenata non per forza negativa ma sicuramente storica: il numero di tv show previsti dai canali televisivi e dalle piattaforme americane è calato del 24% nella seconda parte del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, e del 40% rispetto al 2019. Sono dati sensibili e probabilmente lontani dalla percezione del grande pubblico, sempre più inondato da frequenti novità sul panorama televisivo internazionale. Tra le migliori dell’ultimo anno abbiamo provato a sceglierne dieci.
10. Mercoledì
Numero episodi: 8
Data di pubblicazione: dal 23 novembre 2022
Piattaforma/Canale: Netflix
Il genio di Tim Burton, il marchio storico della Famiglia Addams e una lettura ancora più teen del personaggio di Wednesday, qui interpretata da una giovanissima Jenna Ortega, fanno della serie omonima uno dei titoli più visti dell’anno (terzo a superare il miliardo di ore di visione su Netflix in un mese). Dinamica e corale, la serie spopola sui social grazie al quarto episodio, in cui la giovane Addams partecipa al ballo della Nevermore Academy e si scatena in una coreografia accattivante e coinvolgente. La “Wednesday Dance” conquista tutti, da Lady Gaga al mondo di Tik Tok. Da segnalare una straordinaria, e poco utilizzata, Catherine Zeta Jones. Una perla da vedere, prodotta da due che la tv sanno farla eccome: Alfred Gough e Miles Millar, creatori dell’indimenticabile Smallville.
9. Dahmer
Numero episodi: 10
Data di pubblicazione: dal 21 settembre
Piattaforma/Canale: su Netflix
Solo nona nella nostra classifica, prima in quella dei meme. Perché sì, oggi vanno riconosciuti pure certi primati e di certo Dahmer – miniserie di dieci episodi su uno dei serial killer più temuti d’America – vince sul piano della viralità. A dirigere le puntate troviamo diversi nomi, conosciuti o meno, tra i quali Carl Franklin, Clement Virgo, Jennifer Lynch (figlia di David Lynch), Paris Barclay e Gregg Araki. Gli episodi si strutturano su un arco temporale che va dagli anni ’60, in cui Dahmer è solo un bambino, fino agli anni ’90, intrecciando eventi attraverso i flashback forniti proprio dal protagonista. Un prodotto da attenzione che però non ci impedisce di tirare le orecchie a Netflix: se solo aveste puntato maggiormente su Mindhunter…
8. Boris 4
Numero episodi: 8
Data di pubblicazione: dal 26 ottobre 2022
Piattaforma/Canale: su Disney+
Tra i titoli più attesi dell’anno, la quarta stagione di Boris non solo evita di deludere le aspettative ma rilancia un brand storico con alcune scelte illuminate, un tono di fondo identico alle prime stagioni ma un linguaggio diverso, segno dei nostri tempi. Il cast storico si ritrova alla perfezione in un’epoca più patinata e ancor più ipocrita, ma ancora caratterizzata da un cinismo di base identico a quello primordiale. Un piacevole tuffo nel passato per la generazione che ha vissuto la nascita della serie e un dono di qualità a chi non la conosceva.
7. Christian
Numero episodi: 6
Data di pubblicazione: 28 gennaio
Piattaforma/Canale: su SKY Atlantic e in streaming su NOW TV
La prima serie italiana di questa top ten convince per originalità, struttura e qualità di scrittura. Per Edoardo Pesce è l’interpretazione dell’anno, così come pure per Silvia D’Amico (bravissima anche in A casa tutti bene di Gabriele Muccino). Christian è un picchiatore senza particolari ambizioni che si ritrova all’improvviso con le stimmate alle mani nel contesto di una cruda periferia romana. Il regista Stefano Lodovichi lo definisce “folkloristico”, un personaggio “che sta al confine” tra ordinario e straordinario. “Una persona normale” che all’improvviso scopre la capacità di compiere miracoli, costretto, dunque, a uscire da quella normalità in cui si era rifugiato.
6. Stranger Things 4
Numero episodi: 9
Data di pubblicazione: dal 27 maggio la prima parte (7 episodi), dal 1 luglio la seconda parte (episodi 8 e 9)
Piattaforma/Canale: su Netflix
Probabilmente la serie più attesa dell’anno, la quarta stagione di Stranger Things abbatte da subito un timore: quello della ripetitività. Nonostante la crescita del marchio e soprattutto del suo cast (ormai adolescenti), la trama di questa storica serie continua a stupire per scrittura e stile pur mantenendo molti capisaldi originari della prima, inarrivabile stagione. L’antipasto perfetto dell’ultima, la quinta, in arrivo nei prossimi anni sempre su Netflix. End of an era.
5. Andor
Numero episodi: 12
Data di pubblicazione: dal 21 settembre i primi tre episodi, poi uno a settimana
Piattaforma/Canale: su Disney+
Il difetto del binomio Star Wars-Disney sta tutto in due prodotti gestiti parzialmente al meglio: The Book of Boba Fett e Obi Wan Kenobi. Il primo è un “mapazzone” lontano dal vero stile Guerre Stellari e il secondo è uno spreco enorme a fronte delle gigantesche possibilità di scrittura. A rassicurare i fan c’è una serie di cui si è parlato meno ma che ha fatto davvero breccia nel cuore di una nicchia nerd che, alla fine, conta davvero: parliamo di Andor. La trama fa da antefatto alle vicende di Rogue One raccontando le origini di Cassian Andor, il ribelle senza scrupoli ma con un cuore non da poco. È una serie che arriva tardi ma lo fa con eleganza e senza scorciatoie, evitando occhiolini facili e puntando sulle coste giuste al momento giusto. Una storia che, se non ci fossero i costumi di Star Wars, difficilmente sarebbe ricollegabile a quell’universo. Basta questo per tuffarcisi subito.
4. Scissione
Numero episodi: 9
Data di pubblicazione: dal 18 febbraio, appuntamento settimanale
Piattaforma/Canale: su AppleTV+
La serie è terrorizzante già dalla premessa. La Lumon è una misteriosa azienda che al momento dell’assunzione effettua sui dipendenti un’operazione chirurgica tramite cui inserisce nei loro cervelli un microchip. Da quell’attimo i ricordi di ciò che succede in ufficio restano in ufficio, e i ricordi della vita privata restano solo nella vita privata. La scissione del titolo è questa: quando il lavoratore entra in ufficio si dimentica completamente di chi è, cosa fa e chi conosce nella vita privata; poi, a fine giornata, entrano in ascensore et voilà, non ricordano nulla di quanto fatto in ufficio e ricordano tutto del resto. Basta lo spunto della trama per inserirla di diritto a un passo dal nostro podio. Il resto scopritelo voi.
3. House of the Dragon
Numero episodi: 10
Data di pubblicazione: dal 22 agosto, un episodio a settimana
Piattaforma/Canale: su Sky Atlantic e in streaming su NowTv
Per riscattare il finale (triste, a detta di molti) di Game of Thrones serviva una serie basata sullo stesso universo ma capace di risvegliare le passioni di un’intera fan base ancora affamata. “House of the Dragon” riesce a regalarci una visione più accurata e storica della casata dei Targaryen restando clamorosamente fedele ai libri e per di più alimentando nuova suspense sul prosieguo della storia. Alcune scene sono già iconiche e, su tutti, colpisce l’interpretazione pazzesca di Paddy Considine nei panni di Viserys I. Dulcis in fundo: i draghi sono persino più fichi di quelli visti nel Trono di Spade. Un particolare non da poco.
2. The Bad Guy
Numero episodi: 6
Data di pubblicazione: dall’8 dicembre 2022, tre episodi a settimana
Piattaforma/Canale: Amazon Prime
La sorpresa dell’anno. Protagonista Nino Scotellaro, pm siciliano che ha dedicato la vita alla lotta contro la mafia ma improvvisamente viene accusato di essere uno di loro. Ma questa non è una storia di mafia, né di antimafia; è la storia di un uomo che, spezzato nell’anima, decide di risollevarsi. E non per fare la cosa giusta, ma per trovare la sua pace assoluta. Con quest’ultima, illuminata produzione, i registi Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi (aiutati in fase di scrittura da Ludovica Rampoldi e Davide Serino) si confermano tra le voci più interessanti del panorama cinematografico (e ora anche seriale) italiano e raramente è capitato di desiderare tanto l’arrivo immediato di una seconda stagione.
1. Better Call Saul
Numero episodi: 13
Data di pubblicazione: prima parte dal 19 aprile, seconda parte dall’11 luglio, sempre con appuntamento settimanale
Piattaforma/Canale: su Netflix
Come scritto su queste pagine qualche mese fa a colpire di Better Call Saul non è il cosa, ma il come. L’ultima, clamorosa stagione della serie ideata da Vince Gilligan e Peter Gould non è una pedalata a vuoto anzi, è un incessante cammino nel mondo della sceneggiatura studiata nei minimi particolari. Il ciclo di una puntata si esaurisce coerentemente lasciando intendere un disegno più ampio ma imprevedibile. Non v’è esca o cliffhanger che appaiano superficiali o buttati lì: l’opera è un insieme di mattoncini posati al millimetro l’uno sopra gli altri senza il sostegno di cemento armato. Va tutto così bene a incastro che lo scorrere degli eventi, tanto irregolare ma realistico, sembra identico alla vita reale. Merita il primo posto e pure qualche premio. Sicuramente ha meritato l’immortalità alla pari della sua serie madre: Breaking Bad. Chi l’avrebbe mai detto?