(Adnkronos) – “Accenture song ha implementato un nuovo modello operativo per ottimizzare i processi e favorire la collaborazione interna, ponendo l’IA generativa al centro delle sue strategie per il marketing del futuro”. A dirlo, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Alessandro Diana, accenture song lead for Italy, Central Europe and Greece. “Siamo – spiega – uno dei più grandi gruppi creativi al mondo, le nostre competenze spaziano dallo sviluppo strategico del business alla progettazione di prodotti e servizi; dalle piattaforme tecnologiche ed esperienziali alla strategia creativa, media e di marketing; dalla pianificazione di campagne all’organizzazione e gestione dei contenuti e dei canali; dalla gestione dei canali di vendita e degli store all’ottimizzazione dei customer service”. “Da poco – afferma – abbiamo adottato un nuovo modello operativo globale che integra tutte le funzioni e capacità all’interno di cinque aree, integrate verticalmente: design & digital products, marketing, commerce, service e industry & customer growth strategy. Questo cambiamento è stato guidato dalla necessità di semplificare ulteriormente il nostro modello e promuovere una maggiore collaborazione interna. Connettendo processi, risorse e competenze in modo chiaro e strutturato, possiamo servire meglio i nostri clienti, offrendo loro soluzioni personalizzate e integrate. La trasformazione è stata influenzata proprio dal ritmo accelerato delle nuove tecnologie, in particolare l’ascesa dell’IA generativa, che sta sollevando nuove domande e opportunità. Inoltre, le sfide dei clienti stanno diventando sempre più complesse e richiedono di conseguenza soluzioni innovative e personalizzate. Tuttavia, la nostra missione rimane la medesima: far crescere le aziende nel futuro creando rilevanza per i clienti. Il problema della rilevanza non è nuovo, ma diventa straordinariamente attuale e contemporaneo a causa della frammentazione dei canali, della mutevolezza dei consumatori e dell’aumento esponenziale dell’offerta”. “Un elemento chiave di questa trasformazione – sottolinea Alessandro Diana – è l’introduzione di un nuovo modello di agency of records: l’aior. E’ un’agenzia in grado di implementare pienamente l’utilizzo delle nuove tecnologie generative per ottimizzare e velocizzare alcuni processi e permettere così ai creativi di concentrarsi su un approccio strategico ad alto valore aggiunto. Parliamo di un’elevazione del lavoro del marketer, che diventa non solo più efficiente, ma più efficace nelle strategie proposte. L’aior consente di dare centralità al brand e potenziare le capacità umane con strumenti all’avanguardia”. “L’Ia generativa – ricorda – è un elemento centrale del nostro nuovo modello operativo. Interviene in ogni fase: dalla digitalizzazione e automazione dei processi di gestione del brief, all’adozione di strumenti di customer intelligence; alla creazione di contenuti via via più sofisticati e ‘brand consistent’ fino all’evoluzione dei modelli di collaborazione tra tutti gli attori della value chain. Questo ci permette di offrire esperienze clienti scalabili e personalizzate, migliorando la rilevanza e l’efficacia delle interazioni con i clienti”. “Vista la velocità che la Gen IA – osserva – sta avendo sia in termini di adozione sia in termini di evoluzione, non si può parlare più di formazione in termini tradizionali come momento separato rispetto all’esecuzione delle proprie mansioni. Per questo abbiamo momenti ricorrenti di condivisione cross-practice per la contaminazione e lavoriamo sempre più con team misti in un’ottica di integrazione vera delle competenze, questa integrazione è sempre stata importante, ma la Gen IA l’ha resa imprescindibile. E ovviamente collaboriamo con l’organizzazione Data & IA global di Accenture grazie alla quale possiamo accedere a risorse, competenze, asseet ed alleanze su scala globale (tra cui la recente alleanza strategica con Nvidia)”. Alessandro Diana parla poi del marketing circle: “E’ un’iniziativa promossa da Accenture song che riunisce oltre 50 esperti del settore con l’obiettivo di guidare le aziende con i suoi professionisti a essere consapevoli del potenziale insito nel ‘nuovo’ marketing e a ripensare la funzione del marketing in questo scenario in rapida evoluzione. Ogni anno, nell’ambito dello Iab Forum di Milano, presentiamo i top trend di mercato, fornendo una guida su come affrontare le sfide attuali del marketing. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo presentato ‘The marketing playlist 2023’, una ideale playlist sviluppata lungo tre diversi temi o tracce – Community, Generative Ia e Digital identity – ormai centrali nelle vite dei consumatori e inevitabilmente nel lavoro di aziende e marketer”. “Il lavoro del marketing circle – racconta – è utile per comprendere le attuali sfide del marketing e fornire una guida su come traghettare l’innovazione del settore, caratterizzato sempre più dal paradigma della ‘life centricity’, che sostituisce quello della customer centricity, e che si concentra sulla connessione con gli individui nella loro interezza, considerando non solo le loro esigenze come consumatori, ma anche i loro valori e interessi personali. Quest’anno presenteremo la Playlist 2024 in occasione di Intersection, a Milano il 29 e 30 ottobre”. “Il futuro del marketing – avverte – sarà caratterizzato da una maggiore personalizzazione e rilevanza delle interazioni con i clienti. L’Ia generativa potenzierà la creatività umana e ci permetterà di risolvere problemi complessi; tuttavia, sarà sempre fondamentale mantenere l’elemento umano per evitare un appiattimento delle esperienze di marca. Un contributo fondamentale alla riduzione del divario tra ciò che le imprese offrono e quello che i clienti si aspettano di ricevere proviene proprio dalla tecnologia stessa, in particolare dall’intelligenza artificiale. Secondo la nostra ricerca ‘Gen IA for customer growth’, il 90% dei dirigenti C-level si aspetta che l’IA generativa rivoluzionerà il proprio business nei prossimi cinque anni. Nel marketing, l’IA generativa sta avviando una vera rivoluzione, consentendo modelli di personalizzazione avanzati che possono portare a incrementi dei fatturati anche superiori al 25% dopo cinque anni. —lavoro/professionistiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- "L'ho attaccata soprattutto per il suo silenzio vile di fronte al genocidio del popolo palestinese".