La Camera e il Senato hanno recentemente eletto i quattro nuovi membri del Consiglio di Amministrazione della Rai, che rappresenteranno le diverse forze politiche del Paese. Le nomine riflettono l’equilibrio politico attuale e l’influenza dei partiti sui vertici del servizio pubblico radiotelevisivo.
Dal centrodestra sono stati eletti Simona Agnes e Igor De Biasio. Agnes, già nota per il suo impegno nel mondo della comunicazione, è figlia di Biagio Agnes, ex direttore generale della Rai. La sua nomina è stata sostenuta soprattutto da Forza Italia, di cui è considerata una figura vicina. La sua esperienza nel settore dei media e delle telecomunicazioni la rende una candidata forte per il Consiglio di Amministrazione.
Igor De Biasio, invece, è stato sostenuto dalla Lega ed è già membro del CdA della Rai, confermando così la continuità del suo ruolo. La sua nomina rappresenta l’influenza del partito di Matteo Salvini sulla governance dell’azienda pubblica. De Biasio ha una lunga esperienza nel settore tecnologico e della comunicazione, avendo lavorato anche per Expo 2015.
Dall’altra parte del panorama politico, Francesca Bria è stata eletta con il sostegno del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle. Bria è una figura di spicco nel mondo dell’innovazione tecnologica e delle politiche digitali, con una carriera internazionale. Ha lavorato come Chief Technology and Digital Innovation Officer della città di Barcellona, dove si è distinta per progetti legati alla tecnologia e alla cittadinanza digitale. La sua nomina rappresenta l’impegno del centrosinistra e del M5S verso una modernizzazione tecnologica della Rai.
Infine, Riccardo Laganà, già consigliere della Rai, è stato eletto dai dipendenti dell’azienda. Figura indipendente, Laganà è noto per il suo impegno nella difesa dei diritti dei lavoratori e per la sua critica costruttiva nei confronti delle scelte aziendali. La sua rielezione testimonia la fiducia dei dipendenti nella sua capacità di rappresentare le loro istanze all’interno del CdA.
Le nomine riflettono un delicato equilibrio tra le forze politiche italiane, con la Rai che si trova al centro di interessi strategici sia a livello nazionale che internazionale. Il nuovo CdA sarà chiamato a guidare l’azienda in una fase di profonde trasformazioni, tra cui la sfida della digitalizzazione e la crescente concorrenza nel mercato dei media.
(Federico Brignacca)