(Adnkronos) – Dario D’Aquino spiega il sistema di spedizione internazionale utilizzato per proteggere la merce riducendo gli spazi e quindi i costi Roma, 19 Dicembre 2023- Una volta quando ci si trasferiva definitivamente all’estero, le persone cercavano di portarsi dietro tutto. Oggi, nell’epoca del low cost, spesso conviene comprare i mobili vicino alla nuova casa. Ci sono degli oggetti, però, che rappresentano il legame con la famiglia o la terra che si lascia. E portarli con sé è dunque un modo per non recidere del tutto le radici con il proprio passato. Un valore affettivo e psicologico il cui costo deve però essere sostenibile dal punto di vista economico. Rivolgersi a professionisti, quando si tratta di spedizioni complesse – anche burocraticamente – come quelle all’estero, consente di non avere brutte sorprese al termine della spedizione e di risparmiare notevolmente. La ditta Sinibaldi di Roma, storico marchio del settore dei traslochi, ora pure del trasporto in abbinamento da una località all’altra dell’Italia e in Europa, vanta una notevole esperienza anche nei traslochi internazionali, avendo attivato una rete di relazioni professionali con aziende che, ciascuna nel proprio ambito, operano praticamente in tutto il mondo. “Dietro all’organizzazione di un trasloco internazionale – spiega uno dei titolari dell’azienda Sinibaldi, Dario D’Aquino – c’è un grande lavoro. Che coinvolge numerose e differenti figure professionali, in Italia e all’estero”. Al contatto del cliente che si rivolge alla ditta Sinibaldi, infatti, segue la ricerca della compagnia marittima più adatta per quel tipo di servizio. Occorre poi provvedere alle pratiche di dogana, con regole che possono variare a seconda dei Paesi di spedizione e di destinazione. Fino a chi si occupa del recupero finale e della consegna nel nuovo indirizzo. O anche dello stoccaggio temporanea in un magazzino del Paese di destinazione, se ad esempio il cliente non ha ancora pronta l’abitazione o comunque il locale destinato a ospitare la merce. “Tutte figure professionali – spiega D’Aquino – con i quali il cliente può restare continuamente in contatto, per seguire le varie fasi della spedizione”. La fase più delicata è soprattutto quella del trasporto. Una fase che la ditta Sinibaldi effettua attraverso un sistema che tutela la salvaguardia della merce e consente di abbattere i costi. Sinibaldi utilizza infatti casse in legno su misura, nelle quali vengono collocati i diversi oggetti che il cliente deve spedire. Una composizione stile “Tetris”, a seconda della forma e della natura del bene da spedire, così da ottimizzare gli spazi, ma anche garantirne l’integrità. Le casse, infatti, sono progettate con il supporto di un sistema informatico e realizzate su misura. “Questo servizio – spiega Dario D’Aquino – si distingue dai tradizionali traslochi internazionali, in cui la merce di un cliente viene inserita nei container insieme a quella di altri. I beni del nostro cliente sono tutti all’interno di una specifica cassa, realizzata artigianalmente in base allo spazio richiesto. E questo – sottolinea – ha una triplice valenza per il cliente: protegge i suoi beni dagli urti, rende impossibile lo scambio di oggetti spediti da diversi soggetti e abbatte i costi, che dipendono dal volume della spedizione”. Un sistema inventato negli Stati Uniti, di cui la ditta Sinibaldi ha potuto sperimentare nel tempo la praticità e la convenienza per i propri clienti. Tra l’altro, nella realizzazione di ogni specifica cassa si può tener conto della normativa vigente nei Paesi di destinazione, come ad esempio la realizzazione di una finestrella per l’ispezione richiesta per la merce diretta in Australia. Ma soprattutto, le casse vengono realizzate in base alla tipologia dei beni da spedire. Un esempio classico è la moto d’epoca che deve fare un lungo viaggio e che deve arrivare senza un graffio dall’altra parte dell’oceano: con questo sistema, una singola moto viaggia sicura all’interno della cassa realizzata su misura, senza venire a contatto con altri oggetti nel container.
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