Esiste un luogo al mondo che è considerato letteralmente un inferno di ghiaccio. Le temperature si collocano abitualmente a -40 ma sono arrivate fino a -64.4
Il caldo di questa estate ci ha sfiniti, tanto da esserci trovati a desiderare molto spesso un clima artico. Ma, come diceva un vecchio saggio, bisogna sempre fare attenzione a ciò che si desidera, perché lo si potrebbe ottenere e finire ad affrontare il freddo di Jakutsk. E diciamo che non sarebbe proprio l’habitat ideale.
Immaginate un luogo talmente freddo da portarvi a un inizio di congelamento già dopo soli tre minuti all’aria aperta. Ciglia ghiacciate, capelli imbiancati e gelo talmente intenso da rendere impossibili, o comunque assai difficoltosi, i movimenti, malgrado si indossino strati su strati di vestiti: piume d’oca, guanti, berretto, giaccone e perfino mutande di lana. Abiti con cui noi combattiamo un freddo abituale non ci possono aiutare in alcun modo qui.
La città più fredda del mondo: l’inferno di ghiaccio
Il luogo di cui stiamo parlando è Jakutsk, nella regione autonoma della Russia, situata in Siberia, la città si estende lungo il fiume Lena. Questa terra è costantemente congelata a qualunque stagione. La sua superficie si chiama Permafrost e ha una profondità fino a 300 metri.
Questa regione ha 700mila fiumi e 800mila laghi, la sua estensione corrisponde a un quinto della Russia e un terzo degli Stati Uniti. È la repubblica autonoma più grande del mondo e il 45% delle sue terre si trova nel Circolo Polare Artico. Per poterla visitare è necessario un visto russo. Qui sono presenti un’università, un museo, un aeroporto e una stazione meteorologica, quest’ultima d’obbligo, data l’estrema condizione in cui vivono.
Il suo inverno, come già accennato, è rigidissimo, le estati sono brevi (durano due mesi e mezzo), tiepide e umide e le temperature arrivano a 30 gradi. La temperatura minima toccata risale al febbraio del 1891 con un valore che arrivò fino a -64.4 °C. Dopo questa panoramica degna del National Geographic, passiamo a parlare dei fatti duri e crudi (in tutti i sensi). Com’è possibile vivere in un luogo del genere?
PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO, CLICCA NEL LINK QUI SOTTO