Claudia Sheinbaum alla guida del Messico

Vittoria netta per la candidata del partito MORENA, legata da sempre all’ex Presidente Obrador: per la prima volta nella storia una donna guiderà il Paese

Domenica di votazioni in Messico per eleggere il nuovo Presidente e sostituire Andrés Manuel López Obrador, ormai al comando dal 2018. Si sono presentati alle urne, in appena 24 ore, circa 98 milioni di elettori, chiamati a scegliere 500 deputati alla Camera, 128 senatori e i governi di 9 Stati: Chiapas, Guanajuato, Jalisco, Morelos, Puebla, Tabasco, Veracruz, Yucatàn e Città del Messico. Ma, soprattutto, a incoronare Claudia Sheinbaum, candidata per MORENA (il partito del Presidente uscente), come prima donna nella storia alla guida del Paese. La vittoria era nell’aria, i sondaggi parlavano chiaro da giorni, l’ufficialità è arrivata in Italia soltanto questa mattina: “La candidata della piattaforma progressista diventa il nuovo Presidente del Messico con il 60,7% dei voti”. In realtà, lo spoglio definitivo si concluderà nella tarda giornata di oggi, ma la Sheinbaum è ormai certa del successo.

La Sheinbaum avrà al suo fianco l'ex presidente Obrador
Claudia Sheinbaum, il nuovo presidente del Messico – (foto LaPresse) ilMillimetro.it

Nettamente dietro, con il 27% dei voti, il politico della coalizione Fuerza y Corazón per Mexico, Xóchitl Gàlvez; al terzo posto, invece, il candidato del Movimento Cittadino dell’opposizione, Jorge ÁIvarez Máynez, che gli exit poll avevano dato intorno al 10,3%. In questo weekend è successo di tutto in Messico, tra sangue nelle strade e candidati uccisi: per le elezioni locali, infatti, è stato assassinato ieri mattina a colpi d’arma da fuoco Israel Delgado, 35 anni, che puntava a diventare incaricato delle finanze e del controllo interno del Consiglio comunale di Cutzeo. Sull’omicidio c’è, come al solito, l’ombra della criminalità organizzata messicana, che nelle ultime settimane ha costretto 200 candidati a ritirarsi in extremis.

Chi è Claudia Sheinbaum

Il nuovo Presidente del Messico ha 61 anni ed è nata a Città del Messico. Laureata in Fisica, con diverse esperienze anche in ingegneria tecnica, si è occupata spesso di clima ed è stata parte dell’Intergovernmental Panel on Climate Change dell’ONU, la principale fonte per la verifica dei cambiamenti climatici nel mondo. Claudia Sheinbaum ha iniziato a fare politica nel 2000, legandosi sin da subito al Presidente uscente López Obrador e diventando assessora all’Ambiente di Città del Messico nel periodo in cui lui era sindaco. Nel tempo, sempre insieme, hanno lasciato il partito storico di sinistra, il PRD, e hanno fondato MORENA, di cui ora entrambi fanno parte. Nel 2017, diventata sindaco di Città del Messico, ha contribuito a risanare la zona dal punto di vista ambientale, ma lavorando moltissimo anche sulla criminalità.

Il programma della prima donna alla guida del Messico

Intanto, rimanendo così legata a Obrador, c’è da capire se sarà veramente lei il nuovo Presidente o se si limiterà a gestire le decisioni che arriveranno dall’alto: l’ex leader è, e rimarrà, la figura più rilevante e carismatica degli ultimi trent’anni in Messico. Gli oppositori sono convinti che la Sheinbaum non riuscirà a gestire la pressione e, soprattutto, non avrà la stessa forza con la quale Obrador ha combattuto nel tempo i cartelli del narcotraffico. Da quelle parti, questa battaglia è iniziata nel 2006, molto prima dell’arrivo al governo dell’ormai ex leader.

Votazioni storiche per il Paese
Oltre 90 milioni di messicani alle urne – (foto LaPresse) ilMillimetro.it

Da quel momento i livelli di violenza sono risultati sempre altissimi: durante il suo mandato sono state uccise 180mila persone, senza dimenticare le migliaia di sparizioni. Il Paese, invece, potrebbe beneficiarne dal punto di vista relazionale: Obrador ha sempre avuto un atteggiamento di sfida verso il resto del mondo, con Claudia Sheinbaum i rapporti istituzionali cambieranno (per esempio, avvierà un rapporto nuovo e più chiaro con gli Stati Uniti). Il solito ostacolo, anche per lei, rimane l’economia, su questo punto non ci si aspettano cambiamenti rivoluzionari. Infatti, il Messico è in crisi economica da anni, sarà difficile ridurre la povertà e creare meno disuguaglianza tra il popolo.

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