Dalla East alla West Coast: gli effetti della droga più pericolosa
Joseph
Holbrook è una cittadina del sobborgo di New York City, a Long Island, nella Suffolk County, distante circa un’ora e mezza di macchina da Manhattan. Guardando la mappa di New York, è oltre Brooklyn, verso i famosi Hamptons, quasi all’estremità di quella striscia di terra che si assottiglia sempre più, fino a scomparire e a lasciar spazio all’Oceano Atlantico.
La popolazione conta una netta maggioranza di bianchi, è considerato un buon posto in cui vivere, i cui abitanti sono per lo più proprietari delle case che abitano. Non è però, secondo il sito americano Neighborhood Scout, tra le più sicure, anzi: rispetto al tasso di criminalità relativo alle altre città dello stato di New York della stessa dimensione, conta il 73% in più di reati.
In una townhouse di Holbrook vive un ragazzo di 38 anni, Wilkens Adonis. Wilkens ha un figlio di 14 mesi con Daryllee Leibrock, sua coetanea. Lo chiamano Joseph, assomiglia al papà ma ha la carnagione mulatta, gli occhi dolci e curiosi.
Un bambino di 14 mesi in America viene chiamato toddler. Chi ha un figlio tra gli uno e i tre anni non dice “I have a son”, ma “I have a toddler”. Perché i toddlers sono quelli dei terribili due, dei meltdown, dei capricci infiniti, delle emozioni incontrollabili; ma anche della curiosità, dell’iperattività, del mettere tutto in bocca.
Nicholas
Nel Bronx, uno dei cinque borough di New York City, a nord di Manhattan, c’è un asilo nido chiamato Divino Niño, aperto da Grei Mendez e suo marito Herrera Garcia. Uno dei tanti day care con licenza gestito negli appartamenti della città. Tra i vari bambini che frequentano questo asilo c’è Nicholas Dominici.
Nicholas ha un anno e sta giocando con gli altri. Alcuni sono toddlers, altri hanno pochi mesi. Giocando per terra, uno di loro riesce per caso a sollevare una parte del pavimento di legno. Iniziano a toccare ciò che trovano lì sotto: due bambini di due anni e una di otto mesi si sentono subito male. Grei chiama il 911, Nicholas sviene. I bambini che si erano sentiti male vengono ricoverati con la diagnosi di acuta intossicazione da oppiacei. Nicholas Dominici viene dichiarato morto subito dopo.
Grei, Herrera e il cugino con cui dividevano l’appartamento, Carlisto Brito, vengono arrestati con l’accusa di omicidio di secondo grado e altri altri capi d’imputazione.
Fentanyl, la droga più pericolosa
Nicholas e Joseph hanno quasi la stessa età e lo stesso destino.
Joseph, infatti, il tre gennaio 2024, gioca come sempre in casa, guarda, tocca tutto, mette le mani in bocca. Tocca anche quello che si pensa essere residuo di una polvere bianca. Ne basta poca per far smettere di battere un cuore abituato a battere solo da poco più di un anno. E infatti quello di Joseph non ce la fa, si ferma.
Papà Wilkens chiama il 911 e Joseph viene portato all’ospedale Stony Brook University, dove viene dichiarato morto. Wilkens e Daryllee vengono arrestati con dodici capi d’accusa, tra cui uso e spaccio di sostanze stupefacenti. Ad aver fermato i due piccoli cuori è stata un’overdose di Fentanyl, la droga che trasforma chi ne fa uso in uno zombie.
Il Fentanyl è un oppiaceo che si usa in ambito farmaceutico ed è quindi approvato dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti: si usa come analgesico e anestetico. È circa cento volte più potente della morfina. La versione che si compra in strada invece ha tanti nomi, tra cui China Girl, China Town, Dance Fever, Friend, Jackpot, Poison.
Può essere sniffata, fumata, ingerita tramite pillola, usata tramite cerotti, può essere venduta da sola o in combinazione con eroina e altre sostanze, è stata trovata in pillole artefatte per replicare droghe farmaceutiche come l’oxicodone.
Il Fentanyl americano arriva soprattutto dalla Cina. Il problema è che è 50 volte più potente dell’eroina, ne bastano due grammi per ucciderti, e ha trasformato le più grandi città degli Stati Uniti, tra cui San Francisco, Los Angeles, New York, in città con scenari post apocalittici, in cui interi quartieri, soprattutto dopo il Covid, sembrano il set di The Walking Dead. Il Fentanyl ti annienta la coscienza, ti trasforma in un fantasma, il corpo si abbandona, si piega su se stesso a 90 gradi, con braccia e testa a penzoloni.
Il dramma del Fentanyl, e ciò che la rende la droga più pericolosa, è che non si sente, non si vede, non si odora, e ne basta l’equivalente di un chicco di sale mischiato in altre droghe per uccidere. Ci sono delle strisce che si usano per verificare la presenza di Fentanyl in altre sostanze, ma questo può essere utile in fase di indagine preliminare o post sequestro: un ragazzo o una ragazza intenti a sniffare cocaina o iniettarsi eroina, non si metterebbero mai ad usare delle strisce per sapere se in quella miscela ci sia anche qualcosa di letale. A volte quello che cercano è proprio quello: non il sonno, ma sparire.
È successo questo a Cooper Noriega, famoso modello e TikToker Californiano morto nel 2022, a 19 anni, ucciso da una pasticca di Xanax mischiata con Fentanyl. Alcuni giornali hanno riportato che fosse andato nel parcheggio di un centro commerciale per comprare degli oppiacei dal solito spacciatore.
Secondo il papà, la sorella e la mamma di Cooper, il diciannovenne si era disintossicato, condivideva sulle sue piattaforme social proprio il suo viaggio verso l’addio alle droghe. Secondo loro voleva solo prendere dello Xanax, e non era a conoscenza (né lui, né lo spacciatore) che fosse stato mischiato con Fentanyl.
La principale causa di morte degli americani
In un briefing del Department of State degli Stati Uniti tenuto da Vanda Felbab-Brown nel febbraio del 2023, il Fentanyl veniva definito come la principale causa di morte tra gli americani di età compresa tra i 18 e i 49 anni. Arriva dalla Cina, anche dal Messico, ma il governo messicano è meno incline a collaborare di quello cinese, che con l’elezione di Biden ha riallacciato i ponti con gli Stati Uniti.
Come sempre se ne è fatta anche una questione politica, con la sindaca democratica di San Francisco, London Breed, attaccata dai repubblicani e costretta a tornare sui suoi passi dopo aver tolto fondi alla polizia, proprio per combattere questa guerra che sembra impossibile vincere.
Recentemente i trafficanti hanno iniziato a mischiare il Fentanyl anche con lo Xylazine, tranquillante che si usa in ambito veterinario, che oltre ad annientare lo stato di coscienza di chi lo usa, causa necrosi ai tessuti con conseguente possibile amputazione.
Secondo uno studio pubblicato da PubMed Central, il 40% di chi usa Fentanyl è di etnia bianca, con livello di istruzione liceale, uno stipendio mensile compreso tra 0 e 500 dollari, e vive per strada. Gli intervistati lo definiscono “un diavolo che ti prende l’anima e non ti lascia più; una fidanzata che ti accarezza la spalla quando stai male, ma poi dalla stessa spalla ti spinge giù, a terra, e non ti fa alzare più; Ti aiuta a non soffrire il freddo, la fame, la depressione e il senso di oppressione, ma poi diventa lei la causa di tutto ciò da cui ti aveva curato”.
Come si può fermare un nemico che non si vede, da una pandemia consapevole, figlia di una società madre che non ama tutti i figli allo stesso modo?
Basta andare al MacArthur Park di Los Angeles per vedere quanti trentenni comprano e vendono China Girl, o China Town: hanno i sogni in stallo. Difficile, a vederli, credere che ne abbiano, di sogni. Ma tutti sognano, anche i bambini che ancora non hanno coscienza, figuriamoci chi ne ha così tanta da non volerne più.
Basta prendere la metro di New York per rendersi conto di quanto il Fentanyl sia strisciato nella società senza esitazioni. A molti angoli dei vari blocchi di Avenue e Street, specialmente a Manhattan e intorno alla stazione di Port Authority, persone piegate in due abbandonate a sé stesse e su sé stesse, in una posizione che una persona cosciente definirebbe scomoda e innaturale.
Ma loro non sentono, il loro corpo non sente, almeno per un po’, almeno fino a che non finisce l’effetto e torna il dolore per l’assenza della sostanza, e il dolore che li ha portati a usarla.