(Adnkronos) – Per fornire assistenza e aiuto 24h/24h – 7 giorni su 7 ad agosto la Fondazione Artemisia mette a disposizione il proprio numero verde 800 967 510. "E' importante fornire sostegno agli anziani soprattutto nei mesi più caldi. Purtroppo – rileva Mariastella Giorlandino, presidente della Fondazione Artemisia e amministratore della Rete Artemisia Lab – non solo il caldo, ma anche gli anni di solitudine vissuti durante il Covid hanno lasciato danni a livello psicologico soprattutto negli adolescenti, che mostrano comportamenti altamente aggressivi a causa di un’eccessiva dipendenza dai social e da un’alterata percezione della realtà. Per tali ragioni la Fondazione Artemisia, attraverso la sua Rete di centri clinico-diagnostici e grazie alla sua equipe di medici, rimane aperta tutto il mese di agosto, per venire incontro alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione, non solo a supporto dei malati di patologie croniche non trasmissibili e per screening preventivi, ma anche con percorsi psicologici con il supporto dei propri esperti. "Oggi più che mai servono programmi chiari ed investimenti precisi per fornire percorsi clinici adeguati alle mutate esigenze della popolazione – sottolinea Giorlandino – occorre dare importanza all’accoglienza, alla qualità strumentale, alla professionalità del personale medico, bisogna ritornare alla disponibilità dell’ascolto, evitando logiche di economia di scala che dovrebbero essere estranee al mondo sanitario". La Rete Artemisia Lab chiede perciò al ministero della Salute e alla Regione Lazio tavoli di confronto per poter discutere su programmi di sussidio per gli anziani, progetti per le scuole contro stalking, bullismo e mobbing, programmi di formazione e preparazione all’integrazione delle fasce più deboli della popolazione, per cercare di arginare il dilagante deterioramento della nostra società. Per qualsiasi ulteriore informazione è possibile consultare il sito www.artemisialab.it —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- Un impianto seppellirà parte del Parco regionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: impatto devastante e completo stravolgimento degli attuali ecosistemi.