(Adnkronos) –
L’obbligo della patente a crediti nell’edilizia certifica la regolarità di un’azienda ma occorre lavorare anche sul fronte di una maggiore consapevolezza dei rischi sul posto di lavoro
Torino, 18/12/2024 – Uno strumento utile ed importante per la riduzione degli infortuni sul lavoro. Questo è sicuramente la patente a crediti, soprattutto alla luce dei dati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering che raccontano che in otto mesi, da gennaio ad agosto 2024, sono stati 680 i morti sul lavoro, 23 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “La patente a crediti obbligatoria nel settore dell’edilizia– conferma Bruno Ranellucci, Ceo di Tutor Consulting, società di consulenza leader in formazione e sicurezza sul lavoro – è sicuramente un ottimo strumento per aumentare la sicurezza sul posto di lavoro, anche se dovrebbe comunque essere resa obbligatoria in tutti i settori, non solo nell’edilizia. Permette di avere una certificazione immediata del fatto che un’impresa edile e tutte le aziende e i lavoratori autonomi che operano in un cantiere siano conformi dal punto di vista fiscale e degli adempimenti sulla sicurezza sul lavoro. Per ottenerla quindi occorre essere in possesso dell’iscrizione alla Camera di Commercio, aver adempiuto agli obblighi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, possedere il Durc, il DVR (il Documento di Valutazione dei rischi), in determinati casi il Durf, e aver designato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)
La patente a crediti funziona in modo analogo alla patente di guida: inizialmente si hanno a disposizione 30 crediti che possono essere decurtati in caso di infrazioni alle norme di sicurezza, aumentati (fino a 100 crediti) o recuperati sulla base di precise condizioni o iniziative virtuose in materia di sicurezza sul lavoro. Affinchè un’azienda possa lavorare in cantiere la patente dovrà avere almeno 15 crediti. “Un altro vantaggio della patente a crediti – continua Ranellucci – è quello di rendere il mercato più concorrenziale perché le aziende che non adempiono a tutti gli obblighi possono permettersi di offrire prezzi più bassi, ma senza rispettare le regole e soprattutto con gravi rischi per la sicurezza. Con la patente a crediti questo non succede più e tutte le imprese partono dalle stesse condizioni”. Ma molto resta ancora da fare per la sicurezza sul lavoro. “Come detto, la patente a crediti è un passo importante – conclude Bruno Ranellucci – ma io continuo a ribadire che prima di tutto deve avvenire un cambio culturale e per questo serve una formazione vera, che parta anche dai più piccoli” Per informazioni e approfondimenti si può consultare il sito https://www.tutorconsulting.it/
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- il Millimetro diventa una casa editrice di giornalismo d’inchiesta. Cari lettori, dobbiamo darvi una grande notizia che ci stiamo tenendo ormai da troppo tempo. Si tratta di un’evoluzione elettrizzante in un percorso intrapreso quasi tre anni fa, tra lo scetticismo generale e i troppi dubbi che affiorano ogni qualvolta si pensa a un progetto simile. Eppure, con il passare