(Adnkronos) – Roma, 7 dicembre 2023 «Un bel risultato di cittadinanza attiva. Siamo contenti del raggiungimento di 106.000 firme, per la proposta di legge di iniziativa popolare “Un Cuore che Batte”. L’obiettivo è quello di modificare il comma 1-bis dell’art. 14 della legge 194 del 1978 sull’interruzione di gravidanza, con lo scopo di far sì che il medico che effettua la visita che precede l’aborto sia obbligato a far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro e a farle ascoltare il battito cardiaco del piccolo che porta in grembo. Una norma di civiltà per aumentare la consapevolezza che ciò che una donna porta in grembo non è un semplice grumo di cellule che al terzo mese diventa, come per magia, un essere umano, ma è tale fin dal concepimento e per questo ha una sua piena dignità, ha dei diritti e va sempre tutelato. Una vittoria arrivata nonostante i boicottaggi di molte amministrazioni comunali che hanno cercato di ostacolare la raccolta firme presso i comuni – prevista invece per legge – o hanno fortemente criticato l’iniziativa, ma è anche un traguardo che conferma che gli italiani hanno interesse a alla tutela della vita, come di recente emerso anche da un sondaggio condotto da Noto per conto di Pro Vita & Famiglia che ha evidenziato come il 76% dei cittadini, ovvero quasi 8 italiani su 10, pensa che lo Stato dovrebbe dare più aiuti sociali, economici e psicologici alle donne incinte per offrire alternative concrete all’aborto e ben il 58% pensa che se le donne incinte avessero aiuti adeguati, la maggior parte degli aborti sarebbe evitata. Ora il nostro auspicio è che la politica non rimanga sorda alla richiesta di oltre 100.000 italiani e si muova concretamente per calendarizzare e discutere la proposta di legge». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, onlus facente parte del comitato promotore della legge. «La prima prevenzione dell’aborto è risvegliare le coscienze di fronte a ciò che rimane un “abominevole delitto”» le parole di Giorgio Celsi, fondatore e presidente dell’associazione Ora et Labora è promotore dell’iniziativa. «La proposta di legge – ha aggiunto – intende dare piena applicazione alla legge sul consenso informato e dare alla donna il pieno diritto di essere resa consapevole della Vita che porta nel grembo, una Vita con un cuore che pulsa». -Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus
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- il Millimetro diventa una casa editrice di giornalismo d’inchiesta. Cari lettori, dobbiamo darvi una grande notizia che ci stiamo tenendo ormai da troppo tempo. Si tratta di un’evoluzione elettrizzante in un percorso intrapreso quasi tre anni fa, tra lo scetticismo generale e i troppi dubbi che affiorano ogni qualvolta si pensa a un progetto simile. Eppure, con il passare