Abbiamo qualcosa (di bello) da dirvi

il Millimetro diventa una casa editrice di giornalismo d’inchiesta.

Cari lettori, dobbiamo darvi una grande notizia che ci stiamo tenendo ormai da troppo tempo. Si tratta di un’evoluzione elettrizzante in un percorso intrapreso quasi tre anni fa, tra lo scetticismo generale e i troppi dubbi che affiorano ogni qualvolta si pensa a un progetto simile. Eppure, con il passare del tempo siamo cresciuti, ci siamo fatti conoscere, le migliori firme del panorama giornalistico italiano hanno sposato la nostra causa, voi lettori siete stati la benzina necessaria affinché andassimo avanti a testa alta. Dentro di noi, però, sentivamo la necessità di fare qualcosa di ancora più grande, di lasciare delle testimonianze eterne e non periodiche, di dare maggiore spazio a chi ha voglia di raccontare la verità. E, allora, abbiamo preso questa decisione. La nostra testata giornalistica cambia pelle: dal 2025 il Millimetro diventerà un marchio editoriale che pubblicherà soltanto libri di inchiesta a stampo giornalistico, con lo stesso spirito ed entusiasmo di sempre. La rivista lascerà spazio a delle vere e proprie indagini, il sito internet avrà una funzione completamente diversa, i social network verranno utilizzati come vetrina della Casa Editrice ma anche come un luogo di incontro tra personaggi di rilievo. Come direttore responsabile della rivista e del sito internet, mi sento di ringraziare ovviamente Santiago Maradei, editore coraggioso e sempre ambizioso, senza il quale nulla di tutto ciò sarebbe possibile. I collaboratori che in questi quasi tre anni hanno scritto per il Millimetro con dedizione e professionalità. La redazione interna nelle persone del vicedirettore Marco Ercole, i caporedattori Annabel Scalise e Cesare Paris e l’art director Riccardo Brozzolo. E, soprattutto, voi lettori, nella speranza che continuiate a seguirci con affetto e fiducia. 

Grazie a tutti, ci leggiamo sotto una veste diversa. Anzi, migliore.

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Amen

La guerra e la solitudine di Papa Francesco, tra i pochi a chiedere con forza la pace: ce ne parla Alessandro Di Battista con un commento in apertura. All’interno anche il 2024 in Medio Oriente, la crisi climatica, il dramma dei femminicidi in Italia, la cultura e lo sport. Da non perdere, infine, le rubriche Line-up, Ultima fila e Nel mondo dei libri, realizzate da Alessandro De Dilectis, Marta Zelioli e Cesare Paris.

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