‘A Chiena, la piena d’acqua più suggestiva d’Italia

Nasce dalla parziale deviazione del fiume Tenza, la cui sorgente è a 1800 m s.l.m nel parco dei monti Picentini, attraverso un canale secolare artificiale che capta le acque in località “Chiatrone” e le immette in piazza Melchiorre Guerriero facendole scorrere lungo il corso principale della città durante il periodo estivo. La tradizione ha origini antichissime, nasce forse nella seconda metà del 1400 come sistema di pulizia delle strade. Ma possiamo sicuramente supporre che sia stata utile durante la peste del 1600 come sistema di disinfezione delle vie interne al paese. Nel 1889 viene sistemata la pavimentazione del corso Umberto I per facilitare il deflusso delle acque fluviali in modo da non allagare le abitazioni, e restaurato l’antico canale artificiale. Da allora, ogni anno i sindaci emanavano un’ordinanza per avvisare dell’allagamento, per mezzo di un banditore, che girava per tutti i quartieri della città, invitando la gente a non uscire di casa, per non bagnarsi. La Chiena fino agli anni ‘70 del 1900 veniva svolta pressappoco con l’intento originario, è solo nel 1982, due anni dopo il terremoto dell’Irpinia, grazie all’Associazione Giordano Bruno che è stata trasformata in un evento vero e proprio: “all’inizio era una kermesse artistica, assunse un aspetto più ludico dal 1995 in poi, anno in cui venne affidata alla Pro Loco. L’evento si compone, da sempre, di due momenti salienti: ‘a Chiena a passeggiata e ‘a Chiena a secchiate, poi di volta in volta ci sono attività, attrazioni ed eventi nella festa stessa che accompagnano le varie giornate di svolgimento” ci spiega Cosimo Giordano, il Presidente della Pro Loco di Campagna. É una lotta a colpi di secchiate d’acqua dove non ci sono né vincitori né vinti, né squadre né nemici.

'A Chiena, la piena d'acqua più suggestiva d'Italia

Attività che si svolgono durante ‘a Chiena

A secchiata. Insieme alla “passeggiata” è l’usanza fissa dal 1985, nata dal  Progetto “Chiena” nella prima edizione della Rassegna dell’Acqua – La Chiena, che coinvolge il pubblico in una sfida a secchiate d’acqua; Passeggiata. Tra una secchiata e un’altra ci sono momenti in cui le persone passeggiano  con i piedi nell’acqua, lungo il corso principale della città; Chiena di Mezzanotte. Il 16 e 17 agosto, a mezzanotte in punto, viene allagata la città, mentre si svolgono spettacoli musicali, teatrali e di danza; Chiena Folk Festival. Danze e balli popolari nell’acqua, con musica etnica e folkloristica, in concomitanza con l’allagamento delle strade del centro storico per la durata di un giorno; After Chiena: serate musicali e di intrattenimento, in vari luoghi del centro storico e del territorio.

Festa a zero spreco d’acqua

La Chiena è un evento a zero spreco d’acqua, trattandosi di una deviazione parziale, non facciamo niente altro che dare un percorso alternativo al letto naturale del fiume Tenza, che scorre lungo il corso principale di Campagna e a fine percorso rientra di nuovo nel suo verso naturale. Siamo il paese dell’acqua, sappiamo benissimo cosa vuol dire possedere tanta ricchezza, lungi da noi poter pensare di sprecare anche una minima goccia di questo bene prezioso. Come tale nutriamo un grande rispetto sia dell’acqua in sé, che delle popolazioni che quest’estate hanno sofferto non pochi disagi a causa della siccità” ci tiene a precisare Giordano. Lungo il corso principale della città c’è un tombino, aperto in occasione de La Chiena, in cui si convoglia tutta l’acqua del fiume Tenza e al quale torna senza alcun spreco. All’inizio del 1400, gli edifici che costeggiano questa strada, attingevano proprio all’acqua de ‘a Chiena per il funzionamento dei mulini e la produzione del fabbisogno cittadino. “L’acqua se ne va dove c’è pendenza, l’amore se ne va dove c’è speranza” è il motto de ‘a Chiena nato dopo la pandemia.

Sull’acqua, iniziative in Italia:

Il 22 marzo di ogni anno si festeggia l’acqua, l’elemento sinonimo di vita. La Giornata Mondiale dell’Acqua è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992. Ogni 22 marzo di ogni anno gli Stati che siedono all’interno dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sono invitati alla promozione dell’acqua promuovendo attività concrete nei loro rispettivi Paesi. In Italia sono tante le iniziative, oltre a La Chiena, che ci ricordano di questo bene senza il quale la vita non esisterebbe, promuovendo natura, territorio, ambiente e turismo locali.

La via dell’acqua dall’Amiata

Il progetto aiuta a scoprire le sorgenti del monte Amiata (Toscana), promuovendo un turismo slow e a impatto zero. È finanziato da Adf ed Acea e sostenuto dai comuni di Arcidosso, Castel del Piano, Castiglione d’Orcia, Santa Fiora e Seggiano. Una posizione strategica che domina l’importante Via Francigena, il terreno fertile, estesi boschi rigogliosi ma soprattutto tanta acqua vitale hanno fatto del Monte Amiata una specie di piccolo paradiso terrestre. Su questo antico vulcano quiescente la copiosa presenza di sorgenti naturali che sgorgano in notevole quantità costituiscono un’incommensurabile riserva idrica per buona parte della Regione. Di sorgente in sorgente, i percorsi individuati e tracciati da guide ambientali professioniste permettono di scoprire l’importanza vitale delle acque amiatine e di rimanere affascinati dalla loro impetuosa discesa: dalle polle in vetta ai rubinetti degli abitanti delle province di Grosseto e Siena. Per raggiungere le sorgenti zampillanti bisogna attraversare borghi medievali, castagneti secolari, boschi di Abete bianco e infine seguire le tracce che la storia e la cultura hanno scolpito nel passato di questa montagna.

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Festival dell’Acqua di Torino

É la più importante manifestazione italiana sui temi che riguardano la risorsa idrica ideata e promossa da Utilitalia. La settima edizione  si è tenuta dal 21 al 23 settembre 2022 al Centro Congressi Lingotto di Torino. Tre giorni di riflessioni e approfondimenti con esperti della politica, tecnici ed esperti del settore. I temi al centro del confronto sono stati: il contenimento degli effetti dei cambiamenti climatici, la digitalizzazione, l’impatto del Piano nazionale di ripresa e resilienza e un dibattito con i principali attori europei del servizio idrico. A chiusura del Festival, presso il Museo del Cinema è stato proiettato il film “Marcher sur l’eau” della regista Aïssa Maïga, vincitore come miglior documentario nella sezione internazionale dell’edizione 2021 del Festival Cinemambiente.

FAI #salvalacqua: il patto

Idrocivismo del singolo e strategia nazionale: la campagna #salvalacqua, lanciata dal FAI a febbraio 2018 ha un duplice obiettivo. Da una parte sensibilizzare i cittadini sul valore dell’acqua e sul suo consumo consapevole, facendosi promotori di buone pratiche sostenibili nella gestione del patrimonio d’arte e natura italiano, e, dall’altra, chiedere al Governo una strategia nazionale per l’acqua basata sull’uso efficiente di questa risorsa. Il modello adottato in Italia è, infatti, impostato sull’abbondanza d’acqua, che prevede un consumo intensivo, assolutamente non sostenibile. Per questo il FAI ha lavorato al Patto per l’acqua: un nuovo accordo sociale ed economico (un Blue Deal) che permette di affrontare le carenze infrastrutturali nazionali, gli effetti del cambiamento climatico globale e una gestione integrata tra i diversi impieghi dell’acqua, così da innestare cicli virtuosi di risparmio, recupero e riciclo. Per garantire la complessità dei punti di vista sulla gestione di una risorsa così fondamentale e preziosa, e per rivolgere alle istituzioni proposte concrete già ampiamente condivise, il Patto per l’acqua è stato realizzato insieme ai principali attori del sistema (dai gestori ai consorzi, dagli agricoltori alle imprese). Consapevole dell’importanza di recuperare i saperi tradizionali in quanto pratiche consolidate efficienti da integrare alle più moderne tecnologie, il FAI ha raccolto presso referenti del mondo agricolo, dell’artigianato, della manifattura, dell’edilizia, delle professioni tecniche, della ricerca, dell’università, dell’amministrazione pubblica, indicazioni su esperienze, proposte e buone pratiche che hanno messo al centro il valore della risorsa idrica attraverso la riattivazione di conoscenze contestuali. In particolare il Patto per l’acqua intende favorire:

  • buone pratiche finalizzate a raggiungere un ciclo dell’acqua sostenibile, virtuoso e circolare, per una nuova politica della risorsa idrica;
  • norme concrete volte a incentivare le tecnologie più innovative nel risparmio, recupero e riciclo della risorsa idrica;
  • processi di sviluppo sul territorio per la co-progettazione di infrastrutture blu.
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