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Lunedì 2 dicembre in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, l’Inmi Spallanzani di Roma, in collaborazione con il ministero della Salute, organizza il convegno di sanità pubblica 'Tre volte zero contro l’Hiv'. L’evento rientra nell’ambito delle iniziative promosse dal Ministero della Salute per la sensibilizzazione e il contrasto di Hiv e Aids e nasce appunto in collaborazione con l’istituto romano, centro di riferimento nazionale su HIV, infezioni sessualmente trasmissibili e altre malattie infettive. Il claim scelto dalle due istituzioni, 'Tre volte zero contro l’Hiv: zero rischio di trasmissione, zero nuove diagnosi e morti, zero stigma e discriminazione”, richiama l’obiettivo fissato dall’Oms del cosiddetto 'Getting to zero' entro il 2030. I lavori avranno inizio alle 9.15 con i saluti di benvenuto del Commissario straordinario dell’Inmi Spallanzani, Cristina Matranga, e i saluti istituzionali di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio; Roberto Gualtieri, sindaco di Roma; Massimiliano Maselli, assessore regionale all’inclusione sociale e ai servizi alla persona; Andrea Urbani, direttore generale Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio. A introdurre la giornata sarà il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Quindi ci si addentrerà nelle tre sessioni di lavoro prima delle conclusioni di Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della salute. Per il Direttore scientifico dello Spallanzani, Enrico Girardi, "Negli ultimi anni la lotta contro l’infezione da Hiv ha registrato importanti progressi, sia nel nostro Paese che a livello globale. E oggi disponiamo di strumenti e conoscenze che ci permettono diconsiderare come un obiettivo realistico quello di arrivare a registrare zero nuove infezioni, zero morti da HIV e zero discriminazione verso le persone che vivono con HIV. Ma per proseguire su questa strada non dobbiamo abbassare la guardia. Il messaggio che vogliamo lanciare con questa iniziativa è che HIV può ancora rappresentare una minaccia per la salute della popolazione ma oggi è una minaccia che possiamo sconfiggere”. Le sessioni di lavoro vedranno gli interventi di esperti nazionali e internazionali. Nello specifico: Andrea Antinori, direttore del Dipartimento clinico dell’Inmi Spallanzani ; Anna Caraglia della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute; Antonella Castagna, primario dell'Unità di Malattie Infettive dell'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, Università Vita‑Salute di Milano; Anna Colucci, responsabile dell’Unità Operativa Ricerca psico-socio-comportamentale, Comunicazione, Formazione dell’Istituto Superiore di Sanità; Massimo Farinella del Circolo Mario Mieli; Enrico Girardi, direttore scientifico dello Spallanzani; Giusi Giupponi, presidente Lila; Valentina Mazzotta, dell’Uoc Immunodeficienze virali dello Spallanzani; Cristina Mussini, direttore clinico di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero‑Universitaria Policlinico di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità; Anastasia Pharris, Principalexpert dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) di Stoccolma; Laura Rancilio, responsabile aree Aids e dipendenze della Caritas Ambrosiana di Roma; Vincenza Regine, Centro operativo Aids dell’Istituto Superiore Sanità; Laura Supino, Ufficio Stampa Lila; Christoph Weber, infettivologo e responsabile medico del Berlino Checkpoint. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- In quell’anno, in Puglia, l’esponente comunista prima la spuntò su Francesco Boccia alle primarie del centro-sinistra.