Open Arms: difesa dei confini e confine del diritto

La vicenda che vede coinvolto Matteo Salvini solleva questioni di non poco conto sui temi dell’immigrazione e molto altro

E se la richiesta di condanna al processo Open Arms che vede coinvolto l’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini, oggi vicepremier, fosse un (pur sempre) involontario ma enorme e prezioso assist al leader del Carroccio? Non è un mistero, infatti, che Salvini non stia passando un periodo politico particolarmente positivo: l’esito delle urne alle recenti elezioni europee è stato a dir poco deludente e ha creato qualche mal di pancia nella Lega, scavalcata da una rediviva Forza Italia.

Matteo Salvini e la questione Open Arms
Matteo Salvini volantina per la raccolta firme in sostegno del leader della Lega sotto processo accusato di avere negato alla nave della ONG spagnola Open Arms la possibilità di sbarcare nel porto di Lampedusa 147 migranti soccorsi nell’agosto 2019 ( Cecilia Fabiano/LaPresse) – ilMillimetro.it

Lo stesso Salvini appare schiacciato tra il pragmatismo della “colomba” Giorgetti, Ministro dell’Economia e uomo del dialogo nel Carroccio, e l’estremismo del generale Vannacci, vero “falco” e re delle preferenze alle elezioni, ogni tanto tirato in ballo come leader di un nuovo partito, se non addirittura in procinto di spodestare Salvini e ambire alla guida della Lega. Sicuramente un personaggio scomodo e poco gestibile.

La chiamata alle armi della Lega

L’ordine del giorno del Consiglio federale leghista, convocato d’urgenza a Roma all’indomani della richiesta dei PM della Procura di Palermo (6 anni di carcere con le accuse di sequestro di persona, omissione e rifiuto di atti d’ufficio), non ha bisogno di essere letto tra le righe, anzi: «Iniziative della Lega per difendere la democrazia, il voto popolare e la sicurezza dei cittadini, messi a rischio da una sinistra anti-italiana che usa i tribunali per le sue vendette politiche».

Salvini e il confine del diritto
Matteo Salvini raggiunge il Gazebo per la raccolta firme in sostegno del leader della Lega (photo Cecilia Fabiano / LaPresse) – ilMillimetro.it

Più che un ordine del giorno un vero manifesto politico, che in poche righe fa quadrato attorno al leader e usa il manganello contro l’opposizione guidata dal PD e contro i magistrati. Senza contare la mobilitazione nazionale messa in piedi dalla Lega: oltre alla “Pontida internazionale” del 6 ottobre, anche una raccolta di firme partita in tutta Italia, per esprimere solidarietà a Salvini. Nella sola Lombardia in pochi giorni sarebbero state raccolte oltre 10mila adesioni.  

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