Oasi sull’Adriatico: ucraini e russi al mare insieme

“Le persone che vivono qui costituiscono una comunità diversa, composta maggiormente da intellettuali. I russi progressisti aiutano l’Ucraina, lo fanno con interesse e piacere”

Sembra una vacanza, mica lo è. Somiglia più a uno slalom tra bombe e missili provenienti da fronti opposti. Chiamiamolo pure rifugio a cinque stelle, ricetta perfetta per sfidare la tensione. Tuffo nella guerra a mare aperto, quello Adriatico profuma anche di tricolore. Montenegro, Russia e Ucraina, tre Paesi e una sola nazione, oltre 200mila ucraini ne hanno già beneficiato: “Accogliamo chi ne ha bisogno, lo facciamo perché vogliamo aiutare le persone in difficoltà”.

La Russia ha invaso l'Ucraina nel 2022
In Ucraina si combatte ormai da quasi tre anni (foto LaPresse) – ilMillimetro.it

Lo dicono gli abitanti del posto, bisogna crederci e basta. Lo dimostrano anche i numeri, il Montenegro attrae: russi e ucraini ci si sono trasferiti per non morire. Ma perché lì, da quelle parti, si vive così bene? La popolazione è di etnia serba, parecchi nutrono simpatie filorusse, eppure il 10% degli ucraini ha sfruttato lo status di protezione fino a marzo 2025. Accoglienza d’altri tempi, non c’è che dire: si lavora, ci si può costruire una casa, ogni tanto si trova pure il tempo per svagarsi.

Le voci e le testimonianze dal posto

Ci sono poi le storie, quelle simili a un racconto horror: Valentina Ostroglyad, 60 anni, è arrivata in Montenegro con la figlia di appena un anno: “Inizialmente non sopportavo nemmeno i fuochi d’artificio, li associavo a quelle maledette esplosioni. Ora, con il passare dei mesi, vado in montagna e spesso mi rilasso in spiaggia. Questo Paese mi ha salvato la vita”. E poi: “Le persone che vivono qui costituiscono una comunità diversa, composta maggiormente da intellettuali. I russi progressisti aiutano l’Ucraina, lo fanno con interesse e piacere. Qui la campagna paradisiaca ti allontana da quegli stati d’animo urbanisti, cupi, depressivi, dalla propaganda politica. Vai al mare e tutto ciò scompare”.

La battaglia va avanti senza sosta da ormai quasi tre anni
Bombe su Kharkiv (foto LaPresse) – ilMillimetro.it

Ma non tutti sono così accoglienti, anzi: diversi ucraini, ma anche russi, vengono respinti quotidianamente da Polonia, Germania e Ungheria, che preferiscono rimanere fedeli all’amico Putin. Russia e Ucraina si fanno la guerra da quasi tre anni. In Montenegro, invece, russi e ucraini vanno al mare insieme. Spesso la mattina presto, perché il pomeriggio l’Adriatico diventa mosso e anche abbastanza sporco.

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Il narcotraffico e l’arrivo del fentanyl, la nuova droga che spaventa il mondo. Anabel Hernández, giornalista e scrittrice messicana, nota per le sue inchieste sui trafficanti e sulla presunta collusione tra funzionari del governo degli Stati Uniti e i signori della droga, ha analizzato la questione con un approfondimento in apertura. A seguire, Alessandro Di Battista è tornato sulla questione ucraino-russa, mentre Luca Sommi (new entry e giornalista del Fatto Quotidiano) ha presentato il suo nuovo libro “La più bella, perché difendere la Costituzione”. All’interno anche Line-up, Un Podcast per capello, Ultima fila e Nel mondo dei libri, le consuete rubriche di Alessandro De Dilectis, Riccardo Cotumaccio, Marta Zelioli e Cesare Paris.

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