(Adnkronos) – “Conferma e rafforzamento dei dati dei Key Concepts e dell’Atlante europeo della migrazione”. Analizzati milioni di dati della banca di Ornitho.it. Lo studio trasmesso a Commissione europea, ministeri e altri soggetti tecnico-istituzionali. “Importanti conseguenze sull’attività venatoria in Italia. È necessario correggere definitivamente i calendari venatori per garantire la piena protezione degli uccelli durante la migrazione prenuziale”. Roma, 2 ottobre 2024. “Correggere i calendari venatori regionali, nel rispetto della Direttiva Uccelli, chiudendo la caccia a molte specie di uccelli migratrici tra il 31 dicembre e il 10 gennaio. Lo dichiara la Lipu presentando lo studio sulla tempistica delle migrazioni degli uccelli, in riferimento alla migrazione preriproduttiva, commissionato al Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Intitolato Analisi della tempistica della migrazione degli uccelli utilizzando dati di “citizen science”, il lavoro prende spunto dalla possibilità, prevista dalla Guida interpretativa della Commissione europea, di studiare la migrazione preriproduttiva degli uccelli anche mediante l’analisi di dati di citizen science, cioè dati raccolti da comuni cittadini mediante piattaforme e applicazioni informatiche ad hoc. Si tratta di dati che permettono di coprire una vasta scala spazio-temporale con osservazioni su un gran numero di individui di molte specie e che dunque offrono informazioni importanti. Lo studio, che utilizza i dati della piattaforma Ornitho.it, ha analizzato i movimenti migratori di 47 specie di uccelli, individuando per ognuna di esse la decade di inizio della migrazione, ovvero l’avvio dei primi contingenti di uccelli in migrazione preriproduttiva, nel rispetto delle previsioni della Direttiva Uccelli che prevede la piena tutela di questa fase biologica, e in analogia con quanto realizzato nel lavoro dei cosiddetti Key Concepts, cioè le previsioni tecniche sulle tempistiche della migrazione da parte della Commissione europea. Gli esiti dello studio vanno a confermare i risultati ottenuti con l’Atlante europeo delle migrazioni e a rafforzare in modo più stringente quanto previsto dalle attuali date ufficiali della migrazione preriproduttiva in Italia. Le ricadute dello studio sono molto importanti sotto vari profili, tra cui quelli della protezione degli uccelli migratori riguardo alla gestione dell’attività venatoria. L’articolo 7 della Direttiva Uccelli prevede, infatti, una “particolare protezione” delle specie degli uccelli in modo che “non vengano cacciate durante il periodo della riproduzione e durante il ritorno al luogo di nidificazione”. Svoltosi lungo l’intero 2024, lo studio dell’Università di Milano ha analizzato ed elaborato milioni di dati della piattaforma Ornitho, secondo un metodo innovativo messo a punto di recente dal professor Roberto Ambrosini, finalizzato ad analizzare le tempistiche della migrazione preriproduttiva degli uccelli e già applicato ai dati di inanellamento e, appunto, ad altri dati di citizen science quali quelli della piattaforma eBird, con risultati del tutto coerenti. “Il metodo – spiega il professor Ambrosini – prevede la divisione del territorio di interesse in celle e la valutazione di come, tramite modelli statistici avanzati, il numero di osservazioni di una data specie cresca nel corso della stagione preriproduttiva. Il metodo tiene anche conto della possibile presenza di individui svernanti e dell’incertezza nei valori di alcuni dei parametri che devono essere inseriti nel modello”. “Dall’esito dello studio dell’Università di Milano – dichiara il presidente della Lipu Alessandro Polinori – giunge la conferma, per almeno 19 specie di uccelli fra turdidi, colombaccio, beccaccia e specie acquatiche, della violazione della Direttiva Uccelli comportata dai calendari venatori regionali nella loro netta maggioranza, e quindi della necessità di correggerli, garantendo la piena protezione degli uccelli in migrazione preriproduttiva. I risultati portano a concludere che occorre chiudere la caccia ai turdidi entro il 31 dicembre e la caccia agli uccelli acquatici entro il 10 gennaio. “Anche per questo – conclude il presidente Polinori – stiamo trasmettendo lo studio ai soggetti di interesse, a partire dalla Commissione europea, ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, Ispra, Comitato tecnico venatorio nazionale, in modo che ci sia piena contezza della situazione e si agisca per correggere i calendari venatori, considerando lo stato di preinfrazione nel quale, su questa materia, si trova oggi il nostro Paese”. UFFICIO STAMPA LIPU Tabella dei Valori minimi delle mappe corrispondenti alla decade dell’inizio della migrazione. Riassunto per Policymakers dello studio Analisi della tempistica della migrazione degli uccelli utilizzando dati di “citizen science” Si veda https://www.lipu.it/news/caccia-nuovo-studio-key-concept-confermati-e-rafforzati-ora-ridurre-i-calendari
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- Le ultime alluvioni confermano che il nostro Paese è un territorio estremamente fragile e che gli interventi infrastrutturali non possono più aspettare.