Il Nord Europa è preso d’assalto, la situazione è fuori controllo: dagli anni del Covid, il volume di cocaina ed eroina è esponenzialmente aumentato
Dalle fredde acque dei porti nordeuropei ogni giorno si lotta contro l’invasione della cocaina e dell’eroina in Europa.
L’Unione Europea è consapevole che la situazione si è aggravata, in particolare, dopo lo scoppio della pandemia di COVID-19, sono aumentati i mercati di Francia, Italia, Spagna e Germania.
È un dato di fatto che le analisi delle acque dei fiumi delle più grandi città del continente mostrino un aumento di due terzi della presenza di droghe.
L’Europa è un enorme mercato, la Gran Bretagna vive una vera e propria epidemia, dove si consuma cocaina tra i giovanissimi, 14-16 anni, e l’eroina è tornata nelle strade delle zone urbane che affrontano i peggiori disagi economici.
Il Nord Europa è preso d’assalto, i porti di Anversa, Rotterdam e Le Havre registrano numeri immensi di sequestri, anche se calati nell’anno 2024.
Le rotte del narcotraffico in Europa
Ad Anversa siamo già sopra le 22 tonnellate di cocaina sequestrata nella prima metà dell’anno, l’anno scorso erano il doppio, e anche nel porto di Rotterdam le cifre sono simili. Mentre a Le Havre la stampa francese sta denunciando da anni che il porto è diventato l’ingresso del flusso di narcotraffico nel Paese. La rotta principale proviene dall’Ecuador o dal Brasile, poi c’è una seconda rotta che passa attraverso la Guyana francese. Diverse inchieste francesi hanno notato che il mercato interno si è sviluppato anche per la proliferazione di social network che permettono di fare arrivare, come un pasto a domicilio qualsiasi, tutte le droghe possibili alla propria porta di casa mentre comodamente si cerca un film nelle piattaforme streaming.
Ma la pandemia sicuramente ha influito, basti pensare ai dati dei sequestri nei Paesi UE nel 2021: oltre 300 tonnellate di cocaina (96 tonnellate in Belgio, 72 tonnellate nei Paesi Bassi e 49 tonnellate in Spagna).
Proprio in città come Parigi, ma specialmente a Bruxelles, la situazione è grave. Negli anni ’80 la cocaina stava a 100€ al grammo, solo un certo ceto poteva permetterselo, adesso il prezzo è dimezzato, estendendo la richiesta dal cuore della capitale fino alle periferie sotto scacco da infiltrazioni estremiste islamiche e nascenti mafie. In questi giorni è la crack cocaina la sostanza che si è diffusa di più nella capitale belga, con conseguenze visibili per strada, tra consumatori in overdose nelle stazioni dei treni, violenza e microcriminalità.
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