(Adnkronos) – "È una data storica quella di oggi, perché è la prima volta che gli Ordini vengono convocati a Palazzo Chigi. Non è un segnale solo formale, ma sostanziale, che manifesta la volontà del Governo di ammodernare le regole poste alla base delle professioni regolamentate, a 12 anni dall'ultima riforma. Dai consigli di disciplina alla formazione continua, dalle regime delle STP al Codice deontologico, passando per l'equo compenso e il praticantato: tutti ambiti che meritano di essere riconsiderati, come più volte abbiamo segnalato ai nostri Ministeri vigilanti". Così, con Adnkronos/Labitalia, Rosario De Luca, presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, presente all'incontro nella sede del Governo anche in rappresentanza di ProfessionItaliane, l'Associazione che raggruppa 24 dei 28 Ordini professionali esistenti. "In particolare, per la materia dell'equo compenso abbiamo evidenziato la necessità di analizzare gli aspetti relativi ai meccanismi di determinazione dei compensi, affinché tutti i lavoratori autonomi e i professionisti possano beneficiare di retribuzioni adeguate e conformi alla legge n.49/2023, e di estendere l'applicazione della stessa anche alle realtà aziendali più piccole", sottolinea. "L'equo compenso è un principio di civiltà giuridica, che è stato introdotto da una norma che porta come prima firma quella della Premier Giorgia Meloni. Abbiamo, inoltre, ribadito la piena disponibilità a operare con funzioni sussidiarie utili ai cittadini per poter esercitare più agevolmente i propri diritti. Redigeremo un documento comune, come ProfessionItaliane, che presenteremo all'Esecutivo per porre le basi per un ulteriore confronto", conclude. —lavoro/professionistiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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