(Adnkronos) – L’Associazione dei Costruttori edili di Roma e Provincia compie ottant’anni e si prepara a celebrare la ricorrenza con un calendario di iniziative rivolte alla città e in programma fino a luglio 2025. Ad annunciarlo il presidente, Antonio Ciucci, nel corso dell’evento inaugurale: una serata di gala organizzata nella storica sede dell’associazione, in via di Villa Patrizi, a cui hanno partecipato associati, rappresentanti delle istituzioni e stakeholders. Presenti, tra gli altri, anche il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e la presidente di Ance, Federica Brancaccio. "Siamo orgogliosi della storia che abbiamo contribuito a scrivere – ha detto il presidente dei costruttori romani, Antonio Ciucci – e di continuare a rappresentare un solido punto di riferimento sul territorio. Il settore delle costruzioni, in questi decenni, è molto cambiato e molto sta cambiando. Ma la nostra associazione conserva la sua identità e la sua vocazione: essere al servizio delle imprese del territorio e dei cittadini; costruire comunità, oltre a edifici e infrastrutture che migliorino la vita delle persone e facciano crescere il Paese. Per questo gli ottant’anni che ora festeggiamo non sono solo un traguardo ma un nuovo punto di partenza". "Il sistema delle imprese edili romane sta dando un supporto importantissimo alla strategia e all’ambizione dell’amministrazione capitolina nel processo di trasformazione della città – ha sottolineato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – Condividiamo dunque questo comune impegno nella consapevolezza di vivere un momento fondamentale sotto il profilo degli investimenti pubblici, di fronte ai quali vogliamo dispiegare tutta la nostra e la vostra professionalità. Il comparto edile è trainante non solo per Roma ma per tutto il Paese. Continueremo a lavorare perché a questo picco di risorse pubbliche possa seguire un consolidamento e un nuovo rilancio, affiancando a queste anche un aumento di investimenti privati". Dal canto suo, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, ha evidenziato che "da 80 anni l'Ance di Roma e Provincia è un interlocutore importante per le istituzioni e per l'economia del territorio. Con le vostre oltre 9mila imprese che danno lavoro a circa 47mila persone, costituite un patrimonio di storie, esperienze e competenze professionali da custodire e valorizzare. Con il Presidente Antonio Ciucci, in questo primo anno di collaborazione, abbiamo affrontato molte questioni di importanza cruciale per la crescita e lo sviluppo del Lazio. Il Pnrr e il Giubileo sono occasioni molto importanti per la rigenerazione del territorio e l'Ance ne sarà un protagonista importante". Nata il 22 luglio 1944, all’indomani della Liberazione di Roma, l’Associazione provinciale dei costruttori edili ed imprenditori di opere pubbliche – questo il suo primo nome – stabilisce la sua sede in piazza SS. Apostoli 73. Prende il via da qui la storia della ricostruzione post bellica e dell’espansione urbanistica di Roma negli anni del boom economico e in quelli a seguire. Oggi Ance Roma – Acer rappresenta le imprese edili di Roma e Provincia. Dopo una lunga crisi, iniziata nel 2008 e durata oltre dodici anni, i numeri del settore dell’edilizia sono tornati a crescere. Per il 2024, la massa salari stimata al termine dell’anno edile si attesta a circa 550 milioni di euro. Sul fronte occupazionale, sono circa 47mila gli operai iscritti in Cassa Edile. L’evento del 24 luglio rappresenta l’ultimo tassello, in ordine temporale, di un percorso di rilancio e nuove proposte da parte dell’associazione: nei prossimi mesi vedranno la luce nuove iniziative editoriali e digitali, oltre ad appuntamenti sui temi di attualità che investono il settore. Ad accompagnare tutte le attività in programma sarà l’hashtag pensato per gli 80 anni dell’associazione, il filo rosso che ne sintetizza lo spirito e la missione: #inCANTIEREperROMA. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- Un impianto seppellirà parte del Parco regionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: impatto devastante e completo stravolgimento degli attuali ecosistemi.