Sempre più casi di avvistamenti in città di questi animali, ma la colpa è sempre da ricondurre verso noi stessi
Non è l’uomo che deve essere salvato dall’orso, è l’orso che deve essere salvato dall’uomo. Si potrebbe prendere in prestito una rivisitata citazione cinematografica di Rambo per dare un’idea di ciò di cui stiamo per parlare. Avvistamenti, notizie di cronaca, interventi politici: sono in grande aumento i riferimenti a questi animali, argomento di discussione sempre più frequente a livello internazionale per via del loro graduale spostamento in prossimità dei centri abitati, con tutti gli effetti che ne conseguono.
Se ne parla, creano dibattito e confronti. Vengono presi di mira, etichettati come pericolosi e dannosi. E con la solita e tipica tracotanza che ci contraddistingue, addirittura, in certi casi si decide sulla loro vita. Sono poche, però, le prese di coscienza e le assunzioni di responsabilità. Già, perché, se il cambio di stile di vita di questa specie (e di molte altre) sta avvenendo, uno o più motivi ci dovranno pur essere. E sono anche facilmente individuabili e intuibili, a patto però non di voler essere ciechi.
Gli orsi da salvare
Partiamo ad esempio da una semplice constatazione, ossia dal fatto che praticamente la totalità degli scienziati che si occupano di analizzare il cambiamento climatico in corso sono d’accordo sul fatto che l’uomo ne sia il principale motivo. Il surriscaldamento della Terra sta infatti generando condizioni meteorologiche estreme, che portano con maggiore frequenza a lunghi periodi di siccità, inondazioni, incendi, tempeste devastanti e uragani.
Questi eventi atmosferici anomali, ovviamente, portano a una conseguente alterazione dell’ecosistema, modificando i comportamenti di alcune forme di vita e mettendone a rischio la loro stessa esistenza. In tal senso, l’orso polare è senza dubbio una delle immagini simbolo, una delle specie più a rischio. Sì, perché il riscaldamento climatico globale sta portando anche allo scioglimento dei ghiacciai, provocando per forza di cose un significativo mutamento sui loro comportamenti per procurarsi il cibo e sulla disponibilità dello stesso, mettendone a serio rischio la sopravvivenza.
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