(Adnkronos) –
Tante visite specialistiche, ecografie, esami di laboratorio per i mal di pancia senza causa organica, frequenti nei bambini, e che i pediatri definiscono 'dolore addominale funzionale'. Controlli inutili per questa condizione che non aiutano a risolvere il problema e costano, per ogni bambino che ne è colpito, circa 3mila euro all'anno, a famiglie e sistema sanitario. A fare i conti, per l'Adnkronos Salute, la presidente della Società italiana di pediatria (Sip), Annamaria Staiano, a margine della presentazione, oggi a Roma, della campagna europea sul 'dolore addominale funzionale', promossa dalla Società europea di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica (Espghan), realizzata in Italia da Sip e Società italiana di gastroenterologia epatologia e nutrizione pediatrica (Sigenp). "Negli Stati Uniti – continua Staiano – qualche anno fa è stato fatto uno studio comparativo, che possiamo considerare un riferimento anche per noi, tra le spese sostenute per i bambini con dolore addominale ricorrente e quelli senza. Il risultato è che la spesa annua è di circa 3mila dollari all'anno in più per ogni bambino" con questo tipo di mal di pancia, non accompagnato "da 'campanelli d'allarme' che necessitano di approfondimenti come febbre, dolore continuo e in crescita mai avvertito prima o che sveglia il bambino di notte". "Per bimbi o ragazzi affetti da dolore addominale ricorrente – ribadisce Staiano – proprio perché si fa uno 'shopping medico' non necessario, i costi sanitari salgono insieme al disagio dei piccoli e delle famiglie per i continui controlli. Per avere la conferma che non si tratti di una patologia organica, infatti, si fanno molte viste, si va da un medico all'altro. E le indagini inutili sono tante, come le ecografie che non sono indicate in questi casi, o i test di laboratorio", spiega la presidente Sip, sottolineando come uno nei messaggi della campagna lanciata oggi su questa condizione che interessa 3 bambini su 10, sia proprio quello di "evitare gli esami inutili, perché oltre a non servire il risultato negativo dei test non ferma le indagini ma addirittura alimenta il circolo vizioso. Serve invece che i genitori vengano informati dal proprio pediatra sull'inutilità dei controlli, rassicurati, sappiano che non ci sono pericoli e che l'80% dei piccoli migliora entro 2 anni dopo essersi rivolto a un medico". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- il Millimetro diventa una casa editrice di giornalismo d’inchiesta. Cari lettori, dobbiamo darvi una grande notizia che ci stiamo tenendo ormai da troppo tempo. Si tratta di un’evoluzione elettrizzante in un percorso intrapreso quasi tre anni fa, tra lo scetticismo generale e i troppi dubbi che affiorano ogni qualvolta si pensa a un progetto simile. Eppure, con il passare