(Adnkronos) – Stop al clima mite, come da previsioni il freddo è arrivato in Italia, in discesa dalle zone nord orientali europee: questa volta la massa d’aria ha origini bielorusse. E’ la volta del gelo di Minsk. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che una massa d’aria artica, stazionaria da giorni tra Scandinavia, Polonia e Bielorussia, con temperature ‘massime’ tra -9°C e -18°C, si è spostata nelle ultime ore verso Sud-Est colpendo in modo intenso la zona del Mar Nero, l’area carpatico danubiana e marginalmente anche il nostro Paese. Il calo sensibile delle temperature, registrato in Italia ieri e questa mattina, dipende dall’espansione del gelo bielorusso (la Bielorussia o Russia Bianca si trova tra Polonia e Russia e ha registrato negli ultimi giorni minime di -21°C nella capitale Minsk): il nucleo artico interessa in questo momento con valori siberiani Russia ed Ucraina, ma la sua area marginale sta causando un calo dei valori termici di almeno 5-6 gradi anche in Italia. Nelle prossime ore sul nostro Paese avremo un’ulteriore diminuzione di 2-4°C e le temperature massime si porteranno su valori pienamente invernali, come non accadeva da tempo; in Pianura Padana difficilmente si supereranno i 3-4 gradi e nei prossimi giorni saranno anche le minime a far parlare di sé: entro il weekend toccheremo i -8°C a Bolzano, -5°C a Belluno e Trento, -4°C a Padova e Pordenone e -3 anche a Chieti sulle zone collinari abruzzesi. Certamente, dati climatologici alla mano, non sono valori record, ma rappresentano comunque valori anomali nell’era del riscaldamento globale: pensate, fa notizia anche una temperatura di 3°C di massima attesa a Milano nei prossimi giorni, in pieno inverno. Analizzando infatti i dati storici, durante tutto lo scorso inverno 2022-2023 il termometro a Milano non è mai sceso sotto i 4 gradi (come valore massimo): un anno fa addirittura, il 10 gennaio 2023, a Milano Linate furono registrati 15°C nel primo pomeriggio; in sintesi, i giorni invernali con temperature massime sotto i 5°C si contano sulle dita d'una mano e non solo a Milano. Sono gli effetti del riscaldamento globale. Intanto, in un quadro freddo ma dunque non eccezionale, troveremo delle precipitazioni abbastanza intense verso il Centro-Sud fino a venerdì con un ciclone che si sposterà sul Mediterraneo, dalle Baleari fino alla Grecia: nelle prossime ore le piogge sono previste in Sardegna e Sicilia poi da questa sera anche su medio e basso versante tirrenico. Nella giornata di giovedì 11 gennaio i fenomeni interesseranno ancora le stesse zone (salvo parziale estensione alle adriatiche) e anche la quota neve sarà simile: oltre i 700 metri avremo ancora neve fresca sugli Appennini, un miraggio se pensiamo alla situazione desertica, triste e ‘marroncina’ di appena una settimana fa, anche sulle piste da sci. Da venerdì il piccolo ciclone si sposterà ancora più verso Est ed abbandonerà l’Italia favorendo un graduale miglioramento dal pomeriggio-sera: sono ancora attese delle precipitazioni, anche forti, specie tra Calabria, Sicilia e Salento; tutto sommato comunque il tempo migliorerà. Ma resterà freddo. Durante il weekend, infatti, nonostante la pressione in aumento e il tempo in prevalenza asciutto, il termometro potrebbe regalare ancora freddo e gelo notturno: in Val Padana, poi, complici nebbie e nubi basse, potremo registrare addirittura giornate di ghiaccio (giornate con temperatura sia minima che massima sotto gli 0°C). Mercoledì 10. Al nord: cielo irregolarmente nuvoloso, occasionali gelate notturne. Al centro: nuvoloso; isolate precipitazioni sui rilievi, peggiora in Sardegna. Al sud: piogge in arrivo su Sicilia e poi in Calabria, forti la notte. Giovedì 11. Al nord: sereno sul Triveneto con gelate notturne, nubi altrove. Al centro: piogge deboli, fiocchi a 1000 metri. Al sud: piogge sparse, moderate su Sicilia e Calabria, neve oltre i 1200 metri. Venerdì 12. Al nord: sereno con gelo notturno anche in pianura. Al centro: bel tempo; gelate notturne in pianura. Al sud: ultime piogge su bassa Sardegna e Sicilia. Tendenza: stabile con nebbie al Nord, miglioramento al Centro-Sud. Freddo con gelate notturne. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- Un impianto seppellirà parte del Parco regionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: impatto devastante e completo stravolgimento degli attuali ecosistemi.