(Adnkronos) – Il nuovo reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’Arnas Civico di Palermo é stato intitolato stamani al cardiochirurgo Giancarlo Rastelli. Fautore dell’iniziativa, accolta dai vertici aziendali e dall'équipe di reparto, é stato Fabrizio Artale presidente del Movimento per la Salute dei giovani. Momenti di commozione al momento della scopertura della targa, che sovrasta la porta d’accesso al reparto, dove in soli cinque mesi sono stati effettuati 37 interventi di cardiochirurgia pediatrica, alcuni dei quali a elevato grado di complessità. Presenti all’’intitolazione Roberto Colletti, direttore generale dell’Arnas Civico di Palermo, Gaetano Buccheri, direttore sanitario dell’azienda ospedaliera e buona parte dell’équipe di Cardiochirurgia che conta al completo quattro cardiochirurghi, undici anestesisti/rianimatori, cinque perfusionisti, due cardiologi, 47 infermieri, 15 operatori socio-sanitari. “Oggi é una giornata importante, dice il direttore generale Colletti, perché fissiamo un punto nei primi cinque mesi di attività, ritenendoci soddisfatti per quanto fatto e riproponendoci ulteriori obiettivi cosicché il reparto, che ad oggi é legato al gruppo San Donato, possa crescere ancora maggiormente e mantenere la promessa di diventare un’eccellenza a livello nazionale e non solo”. “In questi primi cinque mesi, dice il cardiochirurgo Fabrizio De Rita, abbiamo effettuato 37 interventi, in bimbi di tutte le età: dai neonati prematuri di poche ore di vita, agli adolescenti. Tante le cardiopatie trattate. L’obiettivo é quello di continuare bene così da evitare i viaggi della speranza, così da garantire assistenza immediata ed efficace si bambini cardiopatici dell’isola”. “Abbiamo voluto questa intitolazione, di concerto con i vertici aziendali", dice Fabrizio Artale, presidente Movimento per la salute dei giovani, "perché il dottore Rastelli, scomparso a soli 37 anni, é stato un pioniere della cardiochirurgia pediatrica. Rastelli é stato esempio di scienza e anche di umanità ed é per noi volontari un grande modello”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- Un impianto seppellirà parte del Parco regionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: impatto devastante e completo stravolgimento degli attuali ecosistemi.