(Adnkronos) – Crescono i 'Carissimi', gente senza dimora o in povertà che trova rifugio all'Opera Cardinal Ferrari: la storica onlus milanese nel 2022 ha registrato oltre 44mila ingressi al centro diurno, quasi 42mila accessi in mensa, 13mila colazioni offerte e 2.000 pacchi viveri distribuiti alle famiglie. L'anno scorso il numero di tesserati è aumentato del 39% rispetto al 2021, toccando quota 227. Una cifra ulteriormente salita quest'anno a 336, ma "in un sistema economico che rallenta, con un'inflazione che resta alta e costi energetici ben superiori al 2021, l'onda, iniziata già prima della pandemia, continuerà e non sarà di breve periodo", avverte il presidente di Opera Cardinal Ferrari, il prof. Pasquale Seddio. L'aumento delle persone in difficoltà – spiega il presidente della onlus all'Adnkronos – è da legarsi all'inflazione, ma ha anche radici più lontane nel tempo. "Dal nostro osservatorio, abbiamo notato che già negli anni pre-pandemici il ceto medio si era impoverito e alle vecchie povertà se ne sono andavano sommando di nuove. La pandemia poi ha inclinato ulteriormente il piano su cui queste persone stavano scivolando e accelerato alcuni processi". Ora le conseguenze dell'emergenza sanitaria "cominciano a manifestarsi in modo più energico: i piccoli commercianti, i liberi professionisti e gli artigiani che hanno chiuso l'attività tra il 2020 e il 2021, sono riusciti a uscire dal periodo pandemico con i risparmi che avevano accumulato. Negli anni successivi però – con la guerra, il caro energia e l'inflazione – hanno capito che la loro difficoltà non era solo temporanea" e così si sono rivolte alle associazioni che offrono aiuto gratuito. C'è chi è rimasto senza casa, ma anche chi – racconta Seddio – "viene a trascorrere la giornata al centro diurno, perché questo gli consente di contenere i costi domestici, dalle utenze agli alimenti". Per questo Opera Cardinal Ferrari ha deciso di "allargare i criteri di accessibilità anche rispetto ai livelli pre-pandemici". E se la onlus continua a "privilegiare una fascia di anziani", è vero che negli ultimi anni ha accolto sempre più spesso anche persone "di 60 e 50 anni in difficoltà economica". A cambiare è stata anche la platea dei beneficiari dei pacchi viveri, un "servizio sentinella", lo definisce il presidente di Opera Cardinal Ferrari, per comprendere il malessere diffuso: "Abbiamo ancora famiglie mononucleari, ma sono aumentati i nuclei numerosi, con 3-4-5 figli, alcuni già adolescenti. Sono famiglie, prevalentemente straniere (il 65% circa) che una casa ancora ce l'hanno, anche se magari hanno difficoltà con l'affitto". E sulle loro esigenze la onlus ha deciso di modificare il pacco viveri, affiancando agli alimenti anche vestiti e buoni spesa, che consentono ai beneficiari di acquistare ciò di cui più hanno bisogno. La preoccupazione del prof. Seddio è rivolta a tutti coloro che "soffrono di tantissime privazioni, ma lo fanno in silenzio dentro alla casa che sono riusciti a non perdere, senza accedere ai luoghi di povertà o per vergogna o perché magari ancora non sanno come poter chiedere aiuto". A un certo punto però saranno costrette a farlo, aumentando la pressione sulle istituzioni che si occupano di accoglienza e di sostegno alla povertà. "Milano è una delle città più attrezzate, ha una rete di istituzioni con una storia di duecento anni, ma tutto ha una tenuta limitata: se arriva lo tsunami, difficilmente si potrà reggere", avverte il presidente. Opera Cardinal Ferrari per il momento "riesce a reggere l'urto, ma se la situazione peggiorasse ulteriormente, credo che il prossimo anno potremmo avere alcune questioni di tenuta". Il problema non è certo di volontà: "A me piacerebbe poter accogliere mille persone, ma la struttura che abbiamo non mi consente di farlo, garantendo alle persone una qualità di vita dignitosa". Al momento però "il nostro compito è tenere la barra dritta e cercare di fare tutto il possibile". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
- il Millimetro diventa una casa editrice di giornalismo d’inchiesta. Cari lettori, dobbiamo darvi una grande notizia che ci stiamo tenendo ormai da troppo tempo. Si tratta di un’evoluzione elettrizzante in un percorso intrapreso quasi tre anni fa, tra lo scetticismo generale e i troppi dubbi che affiorano ogni qualvolta si pensa a un progetto simile. Eppure, con il passare