11 settembre, Austin revoca accordo di patteggiamento con la mente attacchi

Picture of ADNKronos

ADNKronos

(Adnkronos) – L'accordo preprocessuale di patteggiamento con la mente degli attentati terroristici dell'11 settembre 2001 e con altri due imputati sono stati revocati. L'annuncio è arrivato dal segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin.  Khalid Sheikh Mohammed, Walid Muhammad Salih Mubarak Bin Attash e Mustafa Ahmed Adam al-Hawsawi sono detenuti da anni nella base della Marina statunitense di Guantanamo Bay, a Cuba, senza essere processati. Il 1 agosto il Dipartimento della Difesa americano ha annunciato che i tre avevano stipulato un accordo pre-processuale. I dettagli dell'accordo non erano stati resi noti, ma i media statunitensi affermano che gli uomini si sarebbero dichiarati colpevoli in cambio dell'impegno dell'accusa a non chiedere la pena di morte.  Tuttavia, "alla luce dell'importanza della decisione", Austin ha deciso di assumersene personalmente la responsabilità, come spiegato in un memorandum fatto pervenire a Susan Escallier, a capo dell'autorità che convoca le commissioni militari. "Con la presente – ha scritto Austin nel memorandum – mi ritiro dai tre accordi pre-processuali che avete firmato il 31 luglio 2024 nel caso sopra citato". Quasi 3.000 persone morirono negli attacchi che scatenarono la "Guerra al terrore" e le invasioni dell'Afghanistan e dell'Iraq a New York, in Virginia e in Pennsylvania.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Abbonati alla Rivista

il Millimetro

Ricevi ogni mese la rivista con spedizione gratuita, il formato digitale per email e ogni sabato la Newsletter con gli approfondimenti della settimana

Sostieni il Millimetro

Supportaci con una donazione e ricevi la copia digitale de il Millimetro del mese in corso

Ultimi articoli

Ambiente a rischio e progetto nuovo in arrivo
Un evento che scosso il mondo intero e messo in ginocchio una Paese
Vivian Maier e la passione per la fotografia
millimetro.jpg

Newsletter

Approfondimenti, interviste e inchieste direttamente sulla tua email

Newsletter